Papa Francesco & Michele Ferri, 8 maggio 2016 / Facebook

Francesco: un Papa che non dimentica le tragedie

Il Pontefice ha chiamato nuovamente la famiglia Ferri

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In una lettera a papa Francesco aveva espresso, nel 2013, il profondo dolore per l’assassinio di suo fratello Andrea, avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 giugno dello stesso anno. Forse Michele Ferri, che si muove in una sedia a rotelle in seguito ad un incidente stradale, non si aspettava una risposta da parte del Pontefice italo-argentino, la quale però è arrivata nell’agosto dello stesso anno sotto la forma di una telefonata.
Quella chiamata, in cui il Pontefice si presentò con le parole “Ciao Michele, sono papa Francesco”, non è rimasta un fatto unico, ma è diventata una tradizione vera e propria. Infatti, in totale — così rivela il conto tenuto dallo stesso Michele — il Papa ha chiamato la famiglia già 36 volte.
L’ultima è avvenuta proprio il 4 giugno scorso, domenica di Pentecoste. “Per prima Francesco chiama sempre mia mamma”, ha raccontato Michele, le cui parole sono state riportate dal quotidiano “Il Resto del Carlino”.
“Il Papa mi ha chiesto come stavo, mi ha detto che si ricordava di Andrea, e che pregava per noi. ‘Mi ricordo della data’, ha detto, e ha aggiunto che ci vorrebbe chiamare più spesso, ma non ha il tempo”, ha aggiunto Michele.
Con un post su Facebook dopo le ore 17 di domenica 4 giugno, Michele ha voluto ringraziare il Papa per l’ennesimo gesto nei confronti della sua famiglia. “Grazie papa Francesco”, così ha scritto. “Ti sei ricordato questo quarto anniversario di Andrea per farci sentire la vostra presenza, per essere sempre al nostro fianco.”
Papa Francesco aveva chiamato la famiglia anche il 4 giugno del 2016, anno in cui la famiglia Ferri è stata ricevuta una domenica pomeriggio dal Papa nella “Domus Sanctae Marthae” per un incontro durato ben due ore.
Andrea Ferri, proprietario di una stazione di servizio a Pesaro, nelle Marche, fu ucciso da due malviventi durante una rapina. (pdm)

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ZENIT Staff

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