Foto: Il Sismografo

Addio a Paulo Evaristo Arns, l'ultimo fra i cardinali creati da Paolo VI

Arcivescovo emerito di São Paulo, aveva 95 anni e fu una delle voci più autorevoli contro la dittatura. Era ricoverato in terapia intensiva per problemi renali. Il Papa: “Pastore coraggioso”

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È morto a 95 anni il cardinale brasiliano Paulo Evaristo Arns, arcivescovo emerito di São Paulo. Insieme al Papa emerito Benedetto XVI, era l’ultimo porporato ancora vivente creato dal Beato Paolo VI. Fu una delle voci più autorevoli nel periodo della dittatura militare. Da giorni era ricoverato nell’unità di terapia intensiva di un ospedale di Rio de Janeiro, a causa di una forte broncopolmonite e con problemi renali.
In un telegramma, inviato all’arcivescovo di San Paolo del Brasile, il cardinale Odilo Pedro Scherer, Papa Francesco ricorda con affetto questa così figura così “amata” dalla Chiesa in Brasile per cui rappresentava un “punto di riferimento”, definendolo un “pastore coraggioso che nel suo ministero ecclesiale si è rivelato autentica testimonianza del Vangelo in mezzo al suo popolo”. Lui, aggiunge il Papa, ha indicato “il cammino della verità nella carità e del servizio alla comunità nella costante attenzione ai più svantaggiati”.
Nato in una famiglia di umili genitori il 14 settembre 1921 a Forquilhinha, Stato di Santa Catarina, diocesi di Tubarão, il cardinale Arns era entrato nell’Ordine dei Frati Minori, dopo i corsi normali nelle case di formazione dell’Ordine francescano in Brasile.  Nel 1946 ha frequentato la Sorbona, dove si è laureato a pieni voti in lingue classiche. Ha emesso i voti solenni il 10 dicembre 1943. Ordinato sacerdote il 30 novembre 1945, ha ricoperto diversi incarichi di magistero, nelle case della provincia e fuori. Il 12 gennaio 1961 è stato eletto vice provinciale della Provincia dell’Immacolata Concezione dei Frati Minori.
È stato direttore della rivista mensile per religiose Sponsa Christi e del centro editoriale che i Francescani hanno a Petropolis, Vozes, tra i più importanti gruppi editoriali cattolici del Brasile. Ha frequentato poi la facoltà di filosofia a Curitiba. Dopo gli studi teologici, effettuati a Petropolis, si è perfezionato in lettere alla Sorbona di Parigi, dove ha conseguito la laurea presentando la tesi: La technique du Livre d’après Saint Jérôme.
Rientrato in Brasile è stato professore, successivamente: nel Seminario minore di Agudos, Stato di San Paolo, nella facoltà di Filosofia, Scienze e Lettere di Bauru, nell’Istituto Teologico dei Francescani, a Petropolis, e nell’Università Cattolica della stessa città. Lavorò per circa 10 anni nelle favelas. Giornalista e scrittore, è autore di numerosi libri.
Papa Montini lo nominò il 2 maggio 1966 vescovo Ausiliare di São Paulo, ricevendo l’ordinazione episcopale il 3 luglio dello stesso anno. Il 22 ottobre 1970 è stato promosso arcivescovo di São Paulo, incarico che ha mantenuto fino al 15 aprile 1998. Fu creato cardinale nel Concistoro del 5 marzo 1973 con il titolo di Sant’Antonio da Padova in via Tuscolana.
Durante gli anni della dittatura militare, intraprese una dura lotta per la difesa dei diritti umani. Contestualmente prestò anche servizio nel carcere di Carandiru, dove i militari golpisti avevano rinchiuso numerosi sacerdoti che si opponevano al golpe. Non si tirò mai indietro nel denunciare pubblicamente le torture che i religiosi erano costretti a subire in carcere; diventò così un simbolo della resistenza al regime.
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ZENIT Staff

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