Foto: Bożena Sztajner/ Niedziela

Addio al card. Franciszek Macharski, amico e collaboratore di Giovanni Paolo II

L’arcivescovo emerito di Cracovia, malato da tempo, si è spento a 89 anni. Il Papa gli aveva fatto visita lo scorso 28 luglio in ospedale

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È morto questa mattina, a Cracovia, il cardinale Franciszek Macharski, arcivescovo emerito di Cracovia, stretto collaboratore di Giovanni Paolo II e devoto al culto della Divina Misericordia. Aveva 89 anni ed era gravemente malato. Papa Francesco gli aveva fatto visita lo scorso 28 luglio, durante il suo viaggio in Polonia, recandosi all’ospedale dove era ormai ricoverato da tempo pregando a fianco a lui.
Dopo l’elezione del cardinale Karol Wojtyla al Soglio di Pietro, Macharski fu eletto come metropolita dell’arcidiocesi di Cracovia che guidò per quasi 27 anni, dal dicembre 1978 al giugno 2005. “Svolgeva questa missione con zelo come pastore, professore, rettore del Seminario, fino al giorno in cui il Signore gli ha chiesto di farsi carico dell’eredità di San Stanislao e del suo immediato predecessore Karol Wojtyla, oggi San Giovanni Paolo II”, scrive Papa Francesco in un telegramma di cordoglio al card. Stanislaw Dziwisz.
Descrivendo Macharski come “un benemerito ministro del Vangelo”, il Pontefice ne rammenta il motto vescovile, ovvero le parole di Santa Faustina Kowalska: Gesù, confido in Te. “Oggi, nell’Anno Giubilare della Misericordia – scrive – è diventato un’eloquente invocazione che proclama il compimento dell’opera che il Signore gli ha affidato già nell’atto del Battesimo, introducendolo nella schiera dei sigillati con il Suo Sangue redentore, e in seguito insieme con il dono del sacerdozio, quando lo ha inviato con il compito di santificare il Popolo con la parola e con la grazia dei sacramenti”.
Fu proprio per iniziativa del card. Macharski che venne costruita e successivamente ampliata la Basilica e il Santuario della Divina Misericordia, a Lagiewniki. “Con fiducia nella Misericordia Divina – sottolinea il Papa – ha condotto quest’opera come padre per i sacerdoti e per i fedeli affidati alla sua cura. Ha guidato la Chiesa in Cracovia nel non facile periodo delle trasformazioni politiche e sociali, con saggezza, con una sana distacco dalla realtà, preoccupandosi del rispetto di ogni persona, per il bene della comunità della Chiesa, e soprattutto per conservare viva la fede nei cuori degli uomini”, aggiunge.
Francesco si dice quindi “grato alla Provvidenza” per aver avuto la possibilità di far visita al porporato durante la recente visita a Cracovia. “Nell’ultima tappa della vita è stato molto provato dalla sofferenza che accettava con serenità di spirito”, scrive nel messaggio, “anche in questa prova è rimasto fedele testimone della fiducia nella bontà e nella misericordia di Dio. Rimarrà così nella mia memoria e nella preghiera. Il Signore lo accolga nella sua gloria!”.
Il card. Franciszek Macharski era nato il 20 maggio 1927. Entrato in  Seminario di Cracovia subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu ordinato sacerdote il 2 aprile 1950 dalle mani del cardinale Adam Stefan Sapieha. In questo periodo, conobbe per la prima volta don Karol Wojtyla, che divenne presto suo amico. Da giovane fu vicario presso la parrocchia in Kozy, nei pressi di Bielsko-Biala, poi, negli anni 1970-1978, fu nominato rettore del Seminario Maggiore di Cracovia.
Alla guida dell’arcidiocesi dopo Wojtyla per quasi 27 anni, ne proseguì il lavoro. Dopo il suo ritiro per la pensione, il cardinale Macharski è rimasto all’interno del Santuario di Frate Albert Ecce Homo, partecipando, per quello che le sue possibilità gli concedevano, ad importanti manifestazioni della Chiesa locale.
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Mariusz Frukacz

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