Jesus on the Cross

ZENIT

Ha sofferto o amato?

Gesù si è immolato in Croce, perché Lui l’ha voluto

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Tommaso, ancora piccolo, quando vedeva un crocifisso appeso alla parete, esclamava rivolto al papà: “Perché Gesù ha sofferto tanto?!!!”.
Ma ora, grandicello, ormai cresciuto fisicamente e soprattutto maturato nella fede, con gli occhi pieni di riconoscente stupore, esclama: “Gesù, quanto mi hai amato… quanto mi ami!!!”.
È accaduto anche al piccolo Andrea. Ha chiesto alla mamma il racconto della sua nascita. Appena ha intuito le sofferenze che l’hanno accompagnata, le ha gettato le braccia al collo: “Mamma, ora so quanto mi hai voluto bene”.
Gesù, per tre volte rivolge a Pietro la domanda: “Mi ami?”. Ogni volta, prima di rispondere, Pietro rivanga il suo doloroso e colpevole passato e rivaluta il dolore-amore di Gesù per il sovrabbondante perdono ricevuto. Sedotto da quell’amore immenso, con un coraggio che suona presunzione, osa rispondere: “Tu sai tutto… tu sai che ti amo”. Sembra sottolineare: “grazie a quel passato perdonato, ora io non posso non amarti”.
Nel film di Gibson The Passion, ogni volta che, spettatore, inorridivo per l’efferato dolore inflitto a Gesù dagli uomini aguzzini, la fede cantava in me: “quanto mi ha amato e quanto mi ama” e obbedivo alla spinta di “lasciarmi sedurre”.
Allora non cerco più il colpevole tra gli uomini, perché mi risulta sempre più evidente che il seduttore invincibile è Lui. Lo stesso regista ci presenta il colpevole: “Si è immolato perché Lui l’ha voluto”.
Sedotti da tanto amore, siamo coinvolti in un “grazie”.
Ciao da p. Andrea
***
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Andrea Panont

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