“Mentre il Parlamento si appresta a discutere sulle dichiarazioni anticipate di trattamento, bene ha fatto il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, a ricordare che non è possibile legiferare sfruttando cinicamente casi eccezionali di grande impatto emotivo per pilotare la sensibilità e l’opinione pubblica”. Lo ha dichiarato in una nota il presidente del Movimento per la Vita, Gian Luigi Gigli, a commento della prolusione d’apertura del Consiglio Permanente della Cei.
“Compito dello stato non è sostituire la diga della sacralità della vita umana con fragili limiti facilmente modificabili in una nuova legislatura, ma mobilitare tutte le energie del paese contro la solitudine e l’abbandono di malati e anziani e di sostenere il carico delle famiglie con disabili e malati gravi. Accompagnare e sostenere è più impegnativo che uccidere o lasciar morire, ma è molto più umano”, ha poi concluso Gigli.
Ufficio Stampa Gruppo Parlamentare PER L'ITALIA-CENTRO DEMOCRATICO
Eutanasia. Gigli (MpV): “Grati al card. Bagnasco”
Durante la prolusione di apertura del Consiglio Permanente, il presidente della Cei aveva preso posizione a favore della sacralità della vita