“Quando si apre il cammino della storia”: all’incontro di Cuba tra Papa Francesco ed il patriarca Kirill, l’Accademia italo-russa Sapientia et Scientia dedica oggi, sabato 24 settembre 2016, la propria Assemblea plenaria che ha suscitato immediato interesse ed ampi consensi delle Chiese, degli Stati e dei mondi culturali dei due emisferi d’Europa.
Ad aprirla infatti, due degli artefici principali della Dichiarazione comune firmata a Cuba da Papa Francesco e dal patriarca Kirill: ovvero padre H. Destivelle, responsabile dei rapporti con il Patriarcato di Mosca del Pontificio Consiglio per l’unità dei Cristiani, e padre A. Dikarev, braccio destro del Metropolita Hilarion, Presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato.
La Dichiarazione verrà dunque discussa da personalità di spicco della cultura e della vita associata dei due emisferi d’Europa, mettendo a fuoco alcuni temi: Educazione e cultura (Bonini, Gaudio, Givone, Khoruzhiy, Prokhorov, Riconda, Valentini); Famiglia, emigrazione e pace in particolare nel contesto storico e socio-economico (Bianco, Lazzarino Del Grosso, Lethel, Palladino, Serrano Ruiz, Silvestrini, Torkunova, Velo, Zamagni et al.)
Durante la seduta plenaria, alla presenza del cardinale Raffaele Farina, bibliotecario emerito di Santa Romana Chiesa, verrà presentato in anteprima mondiale il volume di G. Prokorov, nel quale il noto studioso russo ribadisce con forza la paternità di Dionigi dei testi – giudicati per la loro ortodossia fondamento della cristianità europea – sinora largamente attribuiti a uno Pseudo Dionigi.
Concluderà i lavori un intervento della presidente dell’Accademia Sapientia et Scientia, Giuseppina Cardillo Azzaro, dal titolo Gesù Cristo armonia della Storia.
Télam La Habana- Cuba, El papa Francisco y el jefe de la Iglesia ortodoxa rusa , el patriarca Kirill , se saludan durante una reunión histórica.Foto: AFP / MAX ROSSI / POOL
L’Accademia italo-russa riflette sull’incontro tra Francesco e Kirill
L’intellighenzia europea e russa riunita a Roma si impegna all’attuazione concreta della Dichiarazione comune firmata a Cuba