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Asinelli di Graziano

La correzione fraterna nasce dal perdono reciproco e frutta quel candore che rapisce Dio

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Miglio andava e tornava in giornata da Verona al paese di Graziano, che insieme abbiamo visitato. Non vi dico il piatto che ci ha preparato sua moglie. A loro non manca la carne. Gestiscono una fattoria che se non è l’arca di Noè, poco ci manca.
Terminato il lauto pranzo il capo-casa ci apostrofa:” Ora che avete assaggiato a tavola la mia fattoria, vi invito a far visita alle innumerevoli specie di animali che alleviamo nella nostra campagna”.
Usciamo e… un cane lupo ci annusa. È di guardia per l’intera famiglia. Ci sono le oche, le anitre, le galline, i conigli, i criceti, i tacchini, le faraone ecc. ecc. Stiamo tornando indietro pensando d’aver esaurito tutto il visibile.
“Al di là del cancello avrete una bella sorpresa: 10 asinelli”. Beh! Vedere gli asinelli, non mi sembra proprio una sorpresa, però…
È proprio così: varcato il cancello, appena ci vedono, ci saluta un coro di ih-oh, ih-oh, ih-oh all’unisono, sull’attenti tutti e dieci. Proprio sorpresi del saluto corale, ci avviciniamo, quasi a contraccambiarli con una carezza. Con quanta pulizia li tengono!!
“Bravo Graziano! E brava tua moglie! Quanto lavoro ogni mattina a pulire così bene 10 asinelli!”.
“Né io, né mia moglie li tocchiamo. S’arrangiano tra loro. Vanno a gara a pulirsi a vicenda”.
A bocca aperta siamo tornati a casa, commentando la grande lezione ricevuta dagli asinelli di Graziano: la correzione fraterna nasce dal perdono reciproco e frutta quel candore che rapisce Dio.
Ciao da padre Andrea
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Andrea Panont

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