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Ascoltano… e mettono in pratica

Meditazione della Parola di Dio di mercoledì 21 settembre 2016 – XXV settimana del Tempo Ordinario

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Lettura
Nella prima lettura, il libro dei Proverbi continua a presentare “pillole di sapienza” riguardanti le relazioni dell’essere umano con se stesso, con Dio e con gli altri. Nel Vangelo, la madre di Gesù e i suoi “fratelli” – termine con cui erano indicati i parenti prossimi per consanguineità, come i cugini – sperimentano l’impotenza di poterlo avvicinare a causa della folla.
Meditazione
Gesù risponde al desiderio della madre e dei “fratelli” di vederlo spostando l’attenzione su qualcosa d’altro, per lui decisamente più importante: «Mia madre e i miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica». Secondo Gesù, sua madre e i suoi fratelli non sono caratterizzati semplicemente dal desiderio di vederlo, ma dalla disposizione ad ascoltare la parola di Dio e a metterla in pratica. Ovviamente, l’espressione vale anche nell’altra direzione: tutti quelli che ascoltano e fanno la parola di Dio sono sua madre e suoi fratelli. Con il brano di oggi, la liturgia conclude la lettura del capitolo 8 di Luca, percorso dal tema dell’ascolto. In particolare, la spiegazione della parabola sul seme e i diversi terreni ha svelato i rischi che impediscono a colui che ha ascoltato di portare frutto. Le parole di Gesù, in risposta al desiderio di vederlo della madre e dei suoi fratelli, svelano un “antidoto” capace di reagire contro le diverse trappole che impediscono al seme di giungere a maturazione. Il fare la parola ascoltata permette di “combattere” contro il nemico che vuole portare via la parola accolta; di “mettere radici” in modo che, nel tempo della tentazione, non ci allontaniamo dal Signore; di non lasciarsi soffocare dai piaceri della vita, dalle preoccupazioni e dalle ricchezze. Possiamo, infine, affermare che il “fare la Parola” è ciò che permette di mantenere il cuore bello e buono, di trattenere la Parola ascoltata e di portare frutto nella perseveranza. Le parole di Gesù, inoltre, svelano in cosa consiste il frutto prodotto dall’ascolto perseverante: diventare “madre e fratelli” di Gesù, cioè persone capaci di “generarlo”, di riprodurre i suoi tratti, e persone che condividono con lui lo stesso DNA, lo stesso stile di vita.
Preghiera
«Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia, più che in tutte le ricchezze» (Sal 119,14): con le parole del Salmo alimento il mio desiderio di mettere in pratica la parola ascoltata.
Azione
Durante la giornata cercherò di richiamare una frase del Vangelo e di metterla in pratica.
Meditazione a cura di Marzia Blarasin, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di EdizioniART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it.  

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ZENIT Staff

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