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Perchè le apparizioni di Maria? (Terza parte)

Chi era la madre di Gesù? Perché è stata scelta a far nascere il Figlio di Dio? E perché appare ai veggenti? Risponde mons. Costantino di Bruno

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Chi era la madre di Gesù? Perché è stata scelta a far nascere il figlio di Dio? Perché appare ai veggenti? E qual è il senso ed il significato dei suoi messaggi? Per rispondere a queste ad altre domande ZENIT ha intervistato monsignor Costantino Di Bruno. La prima parte dell’intervista sul mistero di Maria è state pubblicata il 17 agosto, la seconda parte il 18.
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Maria è presente alla crocifissione ed alla morte in Croce di Gesù. Poi la sua figura scompare, anche se si presume che sia stata decisiva nella ispirazione e costruzione della missione cristiana. Che cosa si sa di più?
Nella Scrittura Canonica la sola notizia ci è data dagli Atti degli Apostoli: “Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui” (At 1,14). Notizia teologica ce la offre San Paolo: “Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli” (Gal 4,4-5).
Notizia escatologica viene a noi dall’Apocalisse: “Allora si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza. Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle” (Ap 11,19-12,1). Ai piedi della Croce la Vergine Maria è stata costituita Madre del discepolo e il discepolo figlio della Madre. Questa missione di Maria, Madre, e del discepolo, figlio, nella sua verità e comprensione, è stata affidata da Cristo allo Spirito Santo. È lo Spirito del Signore che per tutto il tempo della storia dovrà creare questa maternità-figliolanza.
Sappiamo che dove regna la Chiesa di Cristo questa missione viene sempre curata in modo eccellente dallo Spirito. Dove la Chiesa di Cristo è assente, anche lo Spirito è assente e di conseguenza la missione Madre-Figlio scompare. Lo Spirito Santo sempre ha dato splendore alla Madre della Chiesa e al discepolo. Non c’è la santità del discepolo dove è assente la Madre. Possiamo dire che la santità dello Spirito giunge al cuore dell’uomo attraverso la santità della Madre. Dove non c’è la Chiesa di Cristo, non c’è la Madre di Cristo. Anche se c’è la Madre di Cristo, manca lo Spirito che ricolma la Madre di tutta la santità da riversare nei cuori. Quando la Chiesa di Cristo si spoglia della sua santità, la Madre del discepolo interviene con immediatezza, come alle Nozze di Cana, e chiede che il vino della grazia sia abbondante, mai finisca.
Sconosciuta è anche la data di morte e il luogo dove fu seppellita. Anche in questo caso si sostiene che lei sia andata direttamente in Cielo. Perché?
Verità storiche e verità teologiche non sempre coincidono. L’assunzione in cielo della Vergine Maria in corpo e anima è vera rivelazione dello Spirito Santo ai cuori. È lo Spirito del Signore che ha creato nel cuore della Chiesa questa fede. Come è stato sempre lo Spirito a guidare a tutta la verità della Madre di Dio. La prima verità è quella che definisce Maria vera “Madre di Dio”. Da Maria è nata la Seconda Persona della Santissima Trinità. Non è nata carne assunta dal Verbo. In Lei il Verbo si fece carne e da Lei nasce. Maria è la Madre della Persona del Figlio, non della carne. La seconda verità è l’“Immacolato Concepimento”. L’ultima verità è quella della “Gloriosa Assunzione in cielo in corpo e anima”. Di certo per la nascita della fede nella verità l’Assunzione ci sono stati dei segni nella storia, ma a noi non è dato di conoscerli. Anticamente la Chiesa delle origini era interamente concentrata su Cristo Gesù, sul Salvatore dell’uomo. Poi lo Spirito di Dio, con la sua divina saggezza, ha iniziato a lavorare perché la missione di Madre-Figlio affidata e consegnata da Gesù fosse vissuta in pienezza di verità. È dalla verità di questa missione che nascono nuovi discepoli a Cristo Signore. Dove Madre e figlio vivono separati, Gesù manca di veri discepoli. D’altronde come potrebbe essere uno vero discepolo di Gesù, se è privo della Madre? Se non ha Madre, non è figlio. Se non è figlio non è discepolo.
C’è la percezione netta in tutti i credenti cattolici che Maria sia la più sensibile alle sofferenze degli uomini. Una preghiera dice che non si è mai udito al mondo che Maria non abbia ascoltato le invocazione degli uomini e che non abbia interceduto per l’intervento del Signore. È per questo che si sono verificate tante apparizioni?
Quella di Maria non è una missione di consolazione fuori del Vangelo. La sua è missione che deve portare ogni discepolo di Gesù nel Vangelo, perché solo dal Vangelo Lei può consolare e riversare nei cuori tutta la potenza della grazia e della divina misericordia. In tutte le apparizioni vi è sempre un invito a ritornare nella verità della Parola di Gesù. Quella della Vergine Maria è vera missione profetica. Ecco uno stralcio di una apparizione dei nostri giorni: “Figli diletti, mi avete vestito a festa. Avrei preferito stracci in cambio del vostro cuore, del vostro amore. Figli, tornate all’ovile. Salvatevi. Avete gli occhi e non vedete. Avete orecchi e non udite. Avete bocca e non parlate. Avete cuore e non amate. Figli miei, convertitevi. Siete ciechi. Sapete solo giudicare. Non conoscete l’amore. Bussate e vi sarà aperto. Quello che avete dato lo avrete in egual misura”. Non dobbiamo mai dimenticare che è sempre il figlio che deve invocare la Madre e la Madre si rivolge al non figlio perché diventi figlio. Essendo la Vergine Maria la Madre, sempre si preoccupa della sorte eterna dei suoi figli e va alla loro ricerca, perché tornino della casa del Padre.
Come spiegare le apparizioni? E perché il Signore le permette?
Tutta la Scrittura Santa è piena di apparizioni, di interventi diretti del Signore. L’Antico Testamento si componeva di due fonti di luce: il sacerdozio e la regalità. Quando queste due fonti divenivano tenebra, il Signore interveniva con l’invio dei suoi profeti, scelti e chiamati direttamente da Lui. Nel Nuovo Testamento vi è la fonte di luce che il ministero ordinato e l’altra fonte che viene da ogni altro sacramento. Quando in un luogo queste due fonti si oscurano, allora la Madre di Gesù sempre interviene per riaccenderle. A volte riaccende la luce laicale, a volte quella ministeriale, altre volte quella religiosa. Nessuno pensa mai che il grande Apostolo delle Genti non è un frutto della Chiesa. Esso è frutto diretto di Gesù dato alla Chiesa per la Chiesa.  Quando una apparizione è vera? Quando essa accende la vera luce del Vangelo nei cuori. Quando per essa il cristiano si riaccende non del suo sentimento, ma della luce che viene dalla croce di Cristo Gesù. Apparizioni e ripresa della croce sono una cosa sola. La Vergine Maria mai è apparsa per lasciare spenta la luce dei suoi figli. Ella, vera Donna vestita della Luce di Dio, viene sulla nostra terra per riaccendere la luce della Chiesa o di una parte di essa, quando vede che essa è spenta. Possiamo applicare a Lei la profezia di Isaia: “Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta; proclamerà il diritto con verità (Is 42,2-3). La Vergine Maria, la Madre della Luce, viene per riempire nuovamente di olio le lampade di ogni cuore.
Che cosa può dire Maria agli uomini ed al mondo di oggi?
Il grido della Madre di Dio sarebbe un grido molto accorato “di richiamo, risveglio, carità, fratellanza, unione, giustizia, amore, pace”. Lei direbbe: “Il deserto è buio, come fate a riconoscerlo? La roccia è sabbiosa, come fate a costruire? La casa senza tetto, come fate ad abitare? I sandali senza suole, come fate a camminare?”. Il suo invito così esorterebbe: “Figli, tornate! Vi aspetto. E ancora: Perché? Perché? il bene lo avete scambiato con il male, l’amore con l’odio, la luce con il buio?  Perché? Le madri uccidono le loro creature. Quanto dolore. I figli uccidono i genitori. Caino continua ad uccidere Abele”. Grido che ripeterebbe senza sosta: “Figli, svegliatevi! E’ tempo di mietere.  Come potete raccogliere se niente avete seminato? Niente! Non avete paura del buio eterno? Vi voglio salvare. Sono la vostra Salvezza. Non vedete quanto buio, quanto dolore intorno a voi? Siete ciechi!”. Il suo sarebbe un solo desiderio di vita eterna nei cuori, nell’ascolto di ogni preghiera a lei rivolta con fede: “Provate, provate a chiedere con fede, vi esaudirò. Siate creature di buona volontà, non di dura cervice”. La Vergine ha un cuore evangelico e questo cuore vuole dare a tutti i suoi figli.
Quale il ruolo di Maria nel disegno di salvezza e misericordia?
Leggiamo in chiave evangelica, allegorica e mistagogica il brano dei Proverbi e avremo la giusta risposta: “Una donna forte chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore. In lei confida il cuore del marito e non verrà a mancargli il profitto. Gli dà felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita. Si procura lana e lino e li lavora volentieri con le mani. È simile alle navi di un mercante, fa venire da lontano le provviste. Si alza quando è ancora notte, distribuisce il cibo alla sua famiglia e dà ordini alle sue domestiche. Pensa a un campo e lo acquista e con il frutto delle sue mani pianta una vigna.
Si cinge forte i fianchi e rafforza le sue braccia. È soddisfatta, perché i suoi affari vanno bene; neppure di notte si spegne la sua lampada. Stende la sua mano alla conocchia e le sue dita tengono il fuso. Apre le sue palme al misero, stende la mano al povero. Non teme la neve per la sua famiglia, perché tutti i suoi familiari hanno doppio vestito. Si è procurata delle coperte, di lino e di porpora sono le sue vesti. Suo marito è stimato alle porte della città, quando siede in giudizio con gli anziani del luogo.
Confeziona tuniche e le vende e fornisce cinture al mercante. Forza e decoro sono il suo vestito e fiduciosa va incontro all’avvenire. Apre la bocca con saggezza e la sua lingua ha solo insegnamenti di bontà. Sorveglia l’andamento della sua casa e non mangia il pane della pigrizia. Sorgono i suoi figli e ne esaltano le doti, suo marito ne tesse l’elogio: «Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti, ma tu le hai superate tutte!». Illusorio è il fascino e fugace la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare. Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani e le sue opere la lodino alle porte della città” (Pr 31,10-31).
La Vergine Maria è l’Amministratrice della Casa di Dio che è la sua Chiesa una, santa, cattolica, apostolica. A Lei Gesù ha consegnato la sua luce perché illumini ogni cuore con la verità del suo Vangelo. Dove Lei non regna è il caos ad ogni livello. Oggi il caos è giunto alla devastazione persino della natura dell’uomo. È il segno che la Madre di Gesù è stata bandita dai cuori.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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