Solo l'uomo in Cristo può contrastare il maligno

Cercare il bene, voler costruire una convivenza sociale all’insegna dell’amore, non è compito dei soli credenti

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C’è una battaglia antropologica e spirituale che bisogna assumere e portare avanti fino alla vittoria. Non è materia per i soli credenti, ma per ogni uomo che vuole indirizzare ogni suo sforzo verso la costruzione di una nuova convivenza sociale all’insegna dell’amore, del bene comune e della chiusura totale ad ogni forma di male.
Un percorso sicuramente pieno di ostacoli, ma di fatto percorribile.
Necessita perciò essere vigili, prudenti e accompagnati senza sosta dalla Parola del Signore.
Il pericolo è sempre dietro l’angolo ed ha un nome ben preciso: Satana.
Se il principe degli inferi entra nella vita di qualcuno il danno diventa incalcolabile per se e per gli altri.
Per meglio capire riflettiamo sulle parole di mons. Mons. Costantino Di Bruno, teologo e già esorcista: “Quando Satana prende possesso di un cuore, ti spoglia di Dio, di Cristo Gesù, dello Spirito Santo, della Madre di Dio, della Chiesa. Satana ti spoglia del tuo ministero, della tua coscienza, della tua onestà, della tua dignità. Ti spoglia anche dell’anima e dello spirito.
Ti spoglia della famiglia, della donna, dei figli, del marito, della società alla quale appartiene.
Ti lascia svestito e privo di tutto. In un primo tempo ti fa sentire una qualche vergogna.
Poi sopprime vergogna e rossore e ti precipita in un baratro senza più ritorno”.
Permettere a Satana di entrare nella quotidianità di un qualsiasi individuo significa fargli perdere, come fu per Adamo ed Eva dopo il peccato, la grazia di essere signore di se stesso, elemento indispensabile per non smarrire mai il governo di sé.
Se tutto questo si ripete ancora oggi, nonostante la venuta liberatrice di Gesù, non si fa altro che aprire le porte al demonio del proprio modo di essere, trascinando nell’abisso tutto un mondo che vi ruota attorno.
Un errore molto grave che contribuisce a far cedere la propria sovranità interiore celeste e terrena a chi si dichiara “signore di ogni regno della terra” e “padrone del mondo”, presentandosi persino come “dio il grande”.
Non c’è da meravigliarsi se la sua falsa religione è diffusa in tutto il mondo con percentuali da capo giro. Usa per questo un metodo infallibile. Si serve senza alcun problema e con la sua riconosciuta astuzia di ogni religione, di ogni loro struttura, persino di ogni uomo religioso, funzionale al suo progetto.
Lo fa sostituendosi al pensiero, alla mente e al cuore di chi è caduto nelle sue grinfie e di seguito ne governa i gesti e le azioni. I dibattiti su Satana sono infiniti, così come le scuole di pensiero tra filosofi e scrittori decadentisti o meno.
Le tv si prestano spesso a discussioni in merito.
Il fine, in generale, non è certo quello di riflettere seriamente su questo aspetto, ma attirare l’attenzione; fare ascolto; stimolare la curiosità attraverso storie e dichiarazioni sensazionali o comunque veicolare convinzioni e intuizioni che non hanno nulla a che vedere con la vera natura biblica del male.
Il tema, al di là dei pro e dei contro, non può trovare una sua giusta collocazione nei tanti salotti da sempre ben allestiti; né nei vari rotocalchi aperti ad un confronto del genere.
Il rischio è quello di penalizzare la serenità d’animo altrui e foraggiare il dibattito su malefici e loro surrogati. Un “gioco” che consente di alimentare la superstizione delle persone, con tutto quello che ne consegue nel campo truffaldino dei venditori di illusioni.
Il demonio non ha di sicuro problemi a servirsi di tale ben variegata rappresentazione “scenica”, per ristabilire il suo regno tra gli uomini. Più si confonde la coscienza collettiva, più facilmente la strada del bene viene messa in serio pericolo.
L’uomo continua così anche oggi ad essere sotto assedio tra mille forme di negatività sociali e personali. Satana sa quanto sia necessario, per mettere al sicuro il suo “bottino”, impossessarsi del cuore umano, ingannando l’intelligenza e la sensibilità interiore di ognuno. È questa la partita “eccellente” che si consuma ogni giorno, demolendo senza pietà chiunque venga attratto dal male, specie se privo dell’Armatura di Dio, come ricorda san Paolo agli Efesini.
L’uomo che vive in Cristo è l’unico attrezzato a vincere la violenza della male, anche se eseguita per volere diretto del Padrone delle tenebre. Non bisogna mai avere paura! La fede convinta salva da ogni ignobile tentativo, pur se volto a dominare, manipolare e stravolgere i pensieri di qualcuno.
Per incidere in questa direzione Satana è comunque al passo con i tempi e penetra nella realtà odierna attraverso i canali che di più incidono nella trasformazione della società: Economia, politica, religione, ricerca scientifica, diritto, famiglia, relazioni quotidiane, luoghi di lavoro, ecc.
Oggi sono molti coloro che hanno deciso di lasciarsi ingannare e schiavizzare da Satana.
Non a caso sono gli stessi a pensare che il mondo si possa governare solo con le loro leggi, i loro statuti, le loro organizzazioni, le loro accreditate strutture. Ma può una qualche legge, a volte anche sul filo dell’immoralità, liberare l’uomo dalle angosce del suo peccato o delle sue continue trasgressioni e disobbedienze? Si tratta di un palliativo umano che nasconde la verità delle cose ed esalta una verità soggettiva che più volte non ha riscontro nell’ordine di quella oggettiva.
Anche quando si legalizza l’aborto; si demolisce la famiglia naturale; si squarcia il valore della differenza di genere; si utilizza la corruzione come mezzo persuasivo, non si fa altro che innalzare con falsità la bandiera della civiltà, della dignità, della libertà, del progresso, consumando la morte dell’umanità nella sua struttura fisica, morale e spirituale.
Un vero blitz del demonio che nel tempo lascerà un triste segno. Aggiunge Mons. di Bruno: “È Satana il grande manovratore di cuori e menti. Sa come asservire le intelligenze al suo potere e come trasformare la scienza a suo esclusivo uso. Sa come mettere i popoli gli uni contro gli altri, accendere ogni guerra, provocare ogni strage, coltivare i vizi, dichiarare bene il male”.
C’è in queste frasi una chiara istantanea della situazione socio-politico che lievita di continuo intorno a noi. Solo la Parola che converte può strappare un uomo dal potere del governo di Satana, di cui è prigioniero.
La Chiesa ha un ruolo fondamentale nel rimuovere l’uomo dalla schiavitù demoniaca con il Vangelo. Anche in questa direzione l’astuzia di Satana diventa però sempre di più raffinata.
Sa infatti attrezzarsi, servendosi dell’innovazione in ogni sua espressione, per convincere ogni credente come la Parola di Gesù non sia più vivibile, né tantomeno trasferibile alla società odierna.
Una indicazione che, se assunta, legittimerebbe il governo del diavolo sugli uomini, compresa la sua fatale attualità.

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Egidio Chiarella

Egidio Chiarella, pubblicista-giornalista, ha fatto parte dell'Ufficio Legislativo e rapporti con il Parlamento del Ministero dell'Istruzione, a Roma. E’ stato docente di ruolo di Lettere presso vari istituti secondari di I e II grado a Lamezia Terme (Calabria). Dal 1999 al 2010 è stato anche Consigliere della Regione Calabria. Ha conseguito la laurea in Materie Letterarie con una tesi sulla Storia delle Tradizioni popolari presso l’Università degli Studi di Messina (Sicilia). E’ autore del romanzo "La nuova primavera dei giovani" e del saggio “Sui Sentieri del vecchio Gesù”, nato su ZENIT e base ideale per incontri e dibattiti in ambienti laici e religiosi. L'ultimo suo lavoro editoriale si intitola "Luci di verità In rete" Editrice Tau - Analisi di tweet sapienziali del teologo mons. Costantino Di Bruno. Conduce su Tele Padre Pio la rubrica culturale - religiosa "Troppa terra e poco cielo".

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