Fiammifero e candela

Le tenebre temono Gesù la luce che brilla in chi vive l’unità nella reciprocità del suo amore.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Un padre del deserto, abilitato ad insegnare i trucchi di Dio, insegnò a vivere in modo tale da portare il demonio, ad ogni tentazione, alla immancabile sconfitta. Come? adottare l’astuzia, insegnata da Gesù, per accendere comunque quella tipica luce che unicamente le tenebre temono: quella luce è lo stesso Gesù, luce che brilla in chi vive l’unità nella reciprocità del suo amore.
Per allenare i giovani a questa astuzia, insegnava loro un gioco a due squadre: nella prima, giocatori che portavano un fiammifero, e, separati, altri che portavano in mano una candela. Nel mezzo, una seconda squadra doveva ostacolare l’accensione impedendo ad ogni candela di venire in contatto con qualsiasi fiammifero.
Il gioco ebbe inizio e la squadra “divisione” cominciò una lotta serrata per separare i giocatori-candele da quelli-fiammiferi.
Ma ad un certo momento, benché tallonati, i due più furbi e veloci sfuggirono al controllo e riuscirono ad avvicinarsi l’uno all’altro per pochi secondi; tanto bastò perchè il fiammifero accendesse la candela. Fu la sconfitta della squadra “divisione”.
Al diavolo-divisore non preoccupano le persone che, pur belle e devote, vivono divise le une dalle altre. Lui sa che la vittoria arride sempre e comunque a coloro che ovunque e con chiunque si spendono per l’unità.
 
 

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Andrea Panont

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione