Non temere, piccolo gregge

Meditazione quotidiana di Domenica 7 Agosto 2016 – XIX del Tempo Ordinario, Anno C

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Lettura
Come l’antico popolo dell’alleanza che, pur attraverso difficoltà e prove, venne condotto da Dio alla terra promessa, così i membri del nuovo popolo di Dio, il “piccolo gregge” di Cristo, non devono temere, ma devono confidare in Colui che è “aiuto e scudo”, come afferma il Salmo, per giungere alla vera terra promessa: la comunione con il Dio dell’amore. Occorre peraltro vigilare, mantenere viva la fiamma della fede ed essere servi solerti e attenti. Allora, grande sarà la gioia del servo fedele. La parola di Cristo è un coraggioso invito alla fiducia!
Meditazione
Ancora risuonano nel cuore di moltissime persone quelle parole pronunciate con spontaneità da san Giovanni Paolo II nella sua prima omelia all’inizio del pontificato: «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà; aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa! Oggi così spesso l’uomo non sa cosa si porta dentro, nel profondo del suo animo, del suo cuore.
Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra. È invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione. Permettete, quindi – vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo. Solo lui ha parole di vita; sì, di vita eterna!». Parole che continuano ad essere attuali e che trovano fondamento in quei testi della Scrittura di cui le letture di oggi sono un esempio. Il libro della Sapienza invita a ricordare le grandi opere di Dio, la sua azione in favore del suo popolo, e a mantenere viva la fiducia. La lettera agli Ebrei, da parte sua, traccia un meraviglioso elogio dei grandi personaggi che nella storia della salvezza hanno saputo appoggiarsi alla fede dinanzi a qualsiasi prova.
Le parole di Gesù sono il compimento di questa speranza, di questa fede: “Non temere, piccolo gregge”. Sono parole di consolazione che hanno dato coraggio a milioni di uomini e donne, a bambini, di tutti i tempi. Cosa ci è richiesto per poter vivere questa pace del cuore, fondata sulla fiducia in Dio? Gesù Cristo ci invita ad “essere pronti, e con le lampade accese”; è un invito alla vigilanza operosa per coloro che sanno considerare la grandezza dei doni ricevuti, guardano al premio promesso che li attende e sanno impiegare tutti i talenti: “A chi fu dato molto, molto sarà richiesto”. Non per agire con timore, ma per impegnarci con coraggio e responsabilità, con la gioia di essere chiamati a portare questa fiducia a tutti.
Preghiera:
O Signore, che ci hai chiamati tuo “piccolo gregge”, sii tu il nostro Pastore, sostienici e guidaci ai pascoli della vita vera, e rendici testimoni della tua presenza amorevole.
Agire:
Oggi cercherò di esercitarmi, anche nelle piccole cose, in una fede viva, operante e luminosa.
Meditazione a cura di Padre Paolo Cerquitella, L.C., tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di EdizioniART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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