Sulla scia del messaggio lanciato da Papa Francesco alla vigilia del Giubileo straordinario della Misericordia recante le seguenti parole: “Per vivere e ottenere l’indulgenza i fedeli sono chiamati a compiere un breve pellegrinaggio verso la Porta Santa, aperta in ogni cattedrale o nelle chiese stabilite dal vescovo diocesano, e nelle quattro basiliche papali a Roma, come segno del desiderio profondo di vera conversione” e in occasione della solennità del Perdono la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino ha compiuto nel pomeriggio di lunedì 1 agosto un pellegrinaggio penitenziale.
Una processione orante costituita da molti religiosi, partita dalla basilica di San Francesco e guidata dal vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino, ha raggiunto il seminario regionale. Ad attenderla un gruppo di fedeli e rappresentanti delle varie confraternite che si sono uniti in preghiera per dirigersi verso la basilica di Santa Maria degli Angeli.
“Il Perdono di Assisi – è stato sottolineato durante il cammino – è una grande opportunità spirituale e pastorale. Mettiamoci in cammino verso la Porziuncola, riflettiamo sulla lettera pastorale che il nostro vescovo ha scritto a tutti noi fedeli e pellegrini perché ci guidi al rinnovamento interiore e incoraggi il nostro cammino pastorale”.
Nei pressi della basilica si sono unite al corteo molte autorità religiose e civili tra cui i sindaci delle città diocesane. Dopo aver recitato il rosario meditato e intervallato da alcuni canti, i pellegrini in preghiera hanno varcato dapprima la porta della basilica per poi oltrepassare la porta santa della Porziuncola. I primi vespri della solennità sono stati presieduti da monsignor Sorrentino.
Il vescovo all’inizio dell’omelia ha esclamato: “È proprio con grande gioia che ho vissuto il pellegrinaggio, finalmente degno di questo nome, un pellegrinaggio così che aspettavo da dieci anni. Spero che ogni anno ci sia questa santa circostanza che è l’occasione per rinnovarci. L’indulgenza – ha aggiunto – è una luce dal cielo che squarcia le tenebre e ci porta gioia e speranza. E’ il cuore del Padre che si apre sui suoi figli e dice ‘Vi voglio gioiosi’. Proviamo a mettere in questi termini l’espressione di Francesco ‘Vi voglio mandare tutti in Paradiso’. È come se avesse voluto dire ‘Vi voglio tutti con il sorriso’. Perché il sorriso sia tale – ha proseguito – c’è bisogno che si esprima sulle labbra, che sorridano gli occhi e soprattutto il cuore. Questo sorride quando si sente avvolto, toccato dall’amore e non ha più paura perché si sente nelle braccia dell’amato. Credo che Francesco abbia sentito questo. Francesco in questa chiesina si sentiva dentro il mistero della Trinità. Francesco parlava del sorriso profondo quello del cuore che sa germogliare persino sulla croce perché è l’espressione della paternità di Dio. L’indulgenza ci viene data perché è la chiesa che prega. Il libro del Sinodo è incentrato sulla gioia, l’indulgenza viene perché questo titolo diventi il programma della vita. A Papa Francesco – ha concluso – vorremmo dimostrare la nostra vicinanza, vogliamo imparare da lui il segreto del sorriso”.
Al termine dell’omelia il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, ha offerto un cofanetto di incenso che verrà utilizzato per le celebrazioni del Tempio.
Foto: Diocesi Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino
Assisi: Diocesi in pellegrinaggio verso la Porziuncola
Mons. Sorrentino: “Questa santa circostanza è l’occasione per rinnovarci”