Dalla Rerum Novarum a Papa Francesco

Una nuova edizione, rivista e aumentata, del libro di P. Bartolomeo Sorge “Introduzione alla dottrina sociale della chiesa” edito dalla Queriniana.

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La missione della chiesa è quella di annunciare il Vangelo, cioè la salvezza e la redenzione operata da Cristo. È essenzialmente una missione “religiosa”, se vogliamo “soprannaturale”. Allora, ci si chiede comunemente, perché la dottrina sociale?
A tale quesito si potrebbe così rispondere: Perché questo annuncio non la separa dalla storia e dalle realtà temporali, ma in queste la chiesa s’incarna e si realizza.
È Padre Bartolomeo Sorge ad affermarlo.
Per tale motivo, il messaggio evangelico sull’uomo e sulla società “non vale solamente per i cristiani, ma anche per tutti gli uomini di buona volontà”.
Evangelizzare significa progredire. Non si può evangelizzare senza che l’uomo progredisca anche civilmente. L’evangelizzazione va sempre con la promozione umana. Si evangelizza promuovendo e si promuove evangelizzando. L’annuncio è libertà.
Bisogna liberare l’uomo da ogni forma di schiavitù di ordine culturale, economico, sociale e politico. Questo messaggio di liberazione di Dio agli uomini si deve tradurre nei valori, nel costume, nel linguaggio.
Insomma, diventa cultura. Per cui la chiesa, non solo ha il diritto di intervenire nella società, ma ha anche il dovere di farlo attraverso un linguaggio comprensibile agli uomini. I motivi principali di tale dovere sono due: il primo consiste nel fatto che l’ordine morale è connesso con l’ordine soprannaturale.
La chiesa – scrive l’autore – ha competenza a intervenire sulle questioni sociali, economiche e politiche nella misura che esse toccano il campo morale. Il secondo motivo, invece, risiede nell’evidenza che la rivelazione cristiana ha una intrinseca dimensione storica.
Nel 1891 la Rerum Novarum di Leone XIII apre ufficialmente il “discorso sociale” della chiesa, impegnandosi a dare una risposta dottrinale e sistematica ai problemi umani nati dalla “questione sociale”.
Lo sfondo storico è quello del conflitto, dello scontro tra chiesa e mondo moderno.
Padre Bartolomeo Sorge, considerato da molti un “maestro” in materia, ha voluto approfondire e chiarire le linee guida della dottrina sociale della chiesa. Lo ha fatto offrendo ai lettori un testo divenuto fondamentale.
Esordito col titolo “Per una civiltà dell’amore”, del 1996. Esso raccoglieva le pionieristiche lezioni tenute dall’autore all’Istituto di formazione politica “Pedro Arrupe” di Palermo.
Il testo, usato nelle aule universitarie, nei master e nei vari corsi impostati su tale tema, è stato più volte aggiornato. Le modificazioni strutturali contribuirono a cambiare anche il nome dell’opera in “Introduzione alla Dottrina Sociale della Chiesa”.
La casa editrice Queriniana, impegnata da sempre ad offrire opere di altissimo profilo teologico e pastorale, lo consegna ai lettori con una edizione aggiornata (2016) agli ultimi interventi di carattere sociale di papa Francesco. P. Sorge non manca di sintetizzare, con lucida analisi e chiarezza argomentativa, i pronunciamenti della chiesa su problemi “sociali”.
Il gesuita, con precisione terminologica, illumina i documenti storici attraverso un’analisi dettagliata. Introduce ed approfondisce la raccolta di fonti curata dal Pontificio consiglio della giustizia e della pace nel 2004, meglio conosciuta come “Compendio della dottrina sociale della chiesa”.
Nella prima parte, il libro di P. Sorge, presenta, in modo sintetico, i più importanti e complessi avvenimenti storici che hanno spinto la chiesa ad intervenire, aprendo, nei fatti, il “discorso sociale”.
I vari interventi della chiesa, infatti, seguono e anticipano quanto accade nel mondo. “Seguono” in quanto analizzando le strutture ideologiche di determinate scelte politiche o processi organizzativi in atto, criticandone l’impostazione, non rispettosa della dignità umana; “Anticipano” in quanto la profezia non è mai venuta meno nella chiesa, perciò, attraverso un’argomentazione biblica e nello stesso tempo filosofica, ne spiega le ragioni a tutti gli uomini.
Alla luce di quanto presentato da P. Sorge, è importante evidenziare che la dottrina sociale della chiesa non è solo un aiuto offerto al mondo, ma, in particolare in periodi difficili come quello attuale, l’insegnamento vale per la stessa chiesa. Quest’ultima, camminando con il mondo, ne ha condiviso la crisi in atto. Per cui, la dottrina sociale è per tutti.
Di conseguenza, è bene studiarne i contenuti di questi “alti” ed “altri” insegnamenti. Il volume si presenta come un corso, o meglio, un percorso a tappe. Dal “discorso” alla “proposta”, alla “presenza”.
Si tratta di lezioni e non di una sintesi. Introduce allo studio ed alla pratica degli insegnamenti sociali del magistero. Il pensiero si trasforma in azione, capace di trasformare la nostra società.
È importante ribadire che la dottrina sociale è parte integrante della teologia morale cattolica. Conoscerla è un dovere per tutti i cattolici che, a vario livello, sono impegnati nella società. La “Rivelazione” e la “ragione” sono le sue fonti principali. Ma è altrettanto importante precisare che, la dottrina sociale non è stata pensata da principio come un sistema organico, ma si è formata nel corso del tempo, attraverso i numerosi interventi del magistero sui temi sociali.
Tali principi di riflessione, criteri di giudizio e orientamenti di azione, che costituiscono insieme il “discorso sociale” sono una ricchezza che il credente non può ignorare. È necessario usufruirne a piene mani, usarla, applicarla. Per farlo è necessario conoscerla, studiarla ed approfondirla.
A tale scopo, il libro di P. Bartolomeo Sorge risponde appieno. Introduce, come già detto, allo studio, alla riflessione, alla ricerca. Il presente volume risulta essere, in una parola “indispensabile”!
 
 
 

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Domenico De Angelis

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