Yemen. Salesiano rapito: i vescovi chiedono aiuto al governo indiano

Possibile un incontro dei presuli con il ministro degli Esteri per valutare la possibile liberazione di don Tom Uzhunnalil

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Dopo la smentita della crocefissione di don Tom Uzhunnalil, la Conferenza Episcopale Indiana ha esplicitamente invocato la liberazione del missionario salesiano, rapito in Yemen lo scorso 4 marzo, sollecitando la mobilitazione del governo di Delhi.
“Si sono diffuse molte indiscrezioni su social media, secondo cui don Tom sarebbe stato sottoposto a crudeli torture e poi crocefisso lo scorso Venerdì Santo”, scrivono i vescovi indiani in una lettera indirizzata al Ministro degli Esteri indiano, Sushma Swaraj.
I presuli deplorano quindi la frenetica circolazione di “macabre notizie” che starebbe incrementando l’angoscia dei familiari del sacerdote rapito e, in generale, la preoccupazione nell’ambiente missionario.
“Sarebbe nell’interesse del nostro paese sforzarsi di verificare la veridicità di queste sgradevoli indiscrezioni”, aggiungono i vescovi indiani.
Dopo che monsignor Paul Hinder, vicario apostolico per l’Arabia Meridionale (territorio comprendente Yemen, Emirati Arabi Uniti e Oman), aveva dichiarato che sussistevano buone possibilità che don Tom fosse ancora vivo e nelle mani dei suoi rapitori, la Conferenza Episcopale Indiana ha deciso di esortare in modo chiaro il governo, anche sulla spinta delle “tristi e scioccanti” notizie sulla sorte del missionario.
Oltre al ministro degli Esteri, anche il premier Narenda Modi e il ministro degli Interni, Rajnath Singh, sono stati sollecitati a mettere in campo una “azione urgente per assicurare la salvezza di don Tom”.
In questi giorni episcopato e governo indiani sono in costante e stretto contatto, con i vescovi che hanno espresso la loro gratitudine per quanto è già stato fatto.
Al tempo stesso, però, i presuli hanno preso atto che non vi è alcuna “risposta precisa” sulle modalità di rapimento del missionario, né sull’identità dei suoi sequestratori.
La sparizione di don Uzhunnalil era tuttavia avvenuta contemporaneamente all’uccisione ad Aden da parte di un gruppo jihadista, di quattro Missionarie della Carità, tutte in stretta collaborazione con il rapito e con gli altri salesiani presenti sul territorio yemenita.
Nella loro nota, i vescovi indiani riferiscono che il Vaticano sta moltiplicando gli sforzi, attraverso i propri canali diplomatici, richiedendo che il ministro Swaraj “non lasci nulla di intentato nell’assicurare la salvezza e la pronta liberazione di don Tom dalle mani dei suoi aguzzini”.
Due giorni fa, il Ministero degli Esteri indiano – come riferito dalla Conferenza Episcopale – aveva assicurato la sua attenzione alla vicenda di Uzhunnalil, “in tutti i suoi aspetti”.
Secondo quanto riferito da Catholic News Agency, un funzionario del Ministero degli Esteri avrebbe promesso ai vescovi indiani un incontro con il ministro Swaraj al momento più opportuno, per condividere i “dettagli disponibili e pertinenti” sul caso del missionario rapito.

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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