Daily meditation on the Gospel

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Travolti dalla luce

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Natale del Signore: Messa del giorno

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Lettura

C’è una bella notizia che ci introduce in questa liturgia: il profeta Isaìa ci annuncia la salvezza, la pace, la consolazione, che «tutti i confini della terra vedranno» (Is 52,10). Tutti sono chiamati a gioire della nascita di Gesù! Egli è venuto per tutti! Si tratta di riconoscerlo e di accoglierlo, di fidarci di Lui, del suo amore, di stare al suo passo, di entrare in dialogo con Lui. Si è fatto uomo per farsi incontrare; addirittura bambino per scardinare le nostre paure, e uomo crocifisso per abbracciare ogni nostra sofferenza. Quanta luce, in tutto questo, che può vincere le resistenze delle nostre tenebre!

Meditazione

Nella profondissima pagina del prologo del Vangelo di Giovanni, raccogliamo un appassionato desiderio di Dio di comunicare con l’uomo. Egli non ha mai infranto la sua alleanza, ha sempre riconosciuto nell’uomo la creatura «molto buona» (Gen 1,31) uscita dalle sue mani, e intesse continuamente il suo dialogo con la sua creatura fino a donare Gesù, il Figlio, che si fa Parola incarnata per riallacciare quel dialogo ferito dal peccato. A ciascuno di noi è chiesto di entrare in questo dialogo tra Padre e figlio, tra Dio che viene e noi sue creature. E non è più impossibile o irraggiungibile, perché Lui stesso viene a noi, pone la sua tenda in mezzo alle nostre, si fa incontrare, ci viene incontro. L’ha fatto nei suoi anni, camminando per le strade della Galilea e della Giudea, e lo fa ancora, in ogni nostro oggi. L’evangelista Giovanni, proprio in questa pagina che apre il suo Vangelo, si affida a tutti i nostri sensi: l’udito, il tatto, la parola. Dio sceglie la carne per manifestarsi. Lì, nella carne, possiamo incontrarlo, è oggetto di contemplazione, è luogo del mio incontro con Dio. Con “carne” si intende il corpo, lo strumento del mio incontro con gli altri, con la storia, con i luoghi, la fragilità, la malattia, la stessa morte. Non è possibile altra strada: questa ha scelto Dio per il suo Figlio e per ciascuno di noi. Facciamo pace con la nostra storia, con la nostra natura umana, con le nostre infermità, con le nostre ferite. Facciamo pace non per cancellarle da noi, come fossero un incidente di percorso, ma per riconciliarci con esse, e farne davvero luogo di incontro con Gesù. Allora potremmo anche quest’anno vivere il Natale!

Preghiera

Signore Gesù, apri gli occhi del mio cuore, perché sappia accogliere la dolce tua luce; squarcia la crosta di superficialità dal mio sguardo, perché sappia guardare con i tuoi stessi occhi la bellezza dei miei fratelli; fa’ breccia nelle tenebre del mio peccato e possa gustare la tenerezza e la pace che regali a tutti dalla grotta di Betlemme. Amen.

Agire

Mi fermo davanti al presepio in Chiesa, o a quello che ho fatto a casa, e resto per alcuni minuti in silenzio davanti al mistero della nascita di Gesù.

Meditazione del giorno a cura delle Monache Agostiniane – Comunità dei Quattro Santi Coronati di Roma, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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