Per le festività del Santo Natale, l’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia, mons. Santo Marcianò, si è recato in Visita Pastorale ai Militari Italiani in servizio presso le Missioni internazionali in Kosovo e Libano.
Per l’anno del Giubileo della Misericordia l’Ordinario ha promulgato un Decreto dove vengono indicate le modalità con cui i militari, nelle loro particolari condizioni di vita, possono vivere il giubileo; il decreto ricorda che i militari possono acquisire l’Indulgenza Plenaria prendendo parte ad una Solenne Celebrazione Eucaristica nei “Teatri operativi” o su Navi militari impiegate in operazioni-addestramento, presiedute dall’Ordinario o dai Cappellani Militari.
Le celebrazioni che Mons. Marcianò presiederà in Kosovo e in Libano verranno precedute dal rito di apertura della Porta Santa nelle Chiese poste all’interno delle basi militari.
«Il Giubileo della Misericordia – ricorda Mons. Marcianò – porta con sé un grande messaggio di conversione del cuore, particolarmente necessario per vincere, con la forza del perdono e della riconciliazione, la logica dell’odio, della vendetta, dei fondamentalismi e di ogni violenza. Ma il Giubileo della Misericordia porta con sé anche un grande messaggio di amore, di tenerezza, di vicinanza. Un messaggio che è concreta e luminosa espressione di quella maternità per la quale la Chiesa diventa, come ha affermato Papa Francesco (Angelus, 20 dicembre 2015), un “luogo dello stupore”. La Chiesa è madre, la Chiesa è comunità, la Chiesa è famiglia!».
«Per questo, in una festa di famiglia qual è il Santo Natale, la Chiesa raggiunge i tanti militari i quali, in virtù della loro difficile missione, sono fisicamente lontani dalle proprie famiglie, per donare loro il calore dell’affetto familiare e la forza di quell’amore di Dio che, Incarnato in Gesù, rende ogni uomo capace di accogliere, incarnare e testimoniare la forza rivoluzionaria della misericordia e della pace».
L’Ordinario in Kosovo visiterà il Quartiere generale KFOR a Pristina, il Multinational Battle Group West a Belo Polje (vicino Pec), e i Carabinieri del Multinational Specialized Unit. È inoltre previsto un incontro con la struttura della Caritas Umbra.
In Libano, poi, da Beirut si porterà a Shama per i vari incontri e le celebrazioni. A quella solenne del 26 dicembre, a Shama, saranno presenti l’Ordinario Militare sloveno e tutti i cappellani militari UNIFIL: quelli cattolici (francese e irlandese) concelebreranno; parteciperanno anche i cappellani protestanti (francese, ugandese e finlandese), oltre al cappellano francese per i musulmani. Diversi gli appuntamenti con le autorità militari, civili e religiose dei due paesi.