In seminario ho conosciuto un ragazzo che ogni anno andava a casa in vacanza. Prima di partire, diceva: “vado a casa mia; vado al mio paese”. “E dov’è il tuo paese?” gli ho chiesto una volta.
“Si trova in Calabria.”
L’ho salutato.
L’anno seguente mi dice ancora: “Ti saluto: vado al mio paese.”
“Non mi ricordo più; dov’è il tuo paese?”
“Nel Veneto.”
L’anno seguente, prima di partire ancora, mi saluta e mi dice che andava al suo paese. “Ma dov’è il tuo paese?”
“In Lombardia.”
Il paese cambiava, la città cambiava, ma lui chiamava suo paese, ogni località, ogni città, là dove abitava la sua mamma. Quindi ogni paese, benché sempre diverso, era il suo paese: il paese abitato dalla mamma diventava il suo paese.
Ho concluso che dov’è Dio, Dio Padre, ci sono i fratelli, e dove c’è il Padre e i fratelli lì è il mio paese: allora, siccome Dio è nel mondo intero, ogni angolo del mondo è il mio paese. Lo ricorda anche il Manzoni: “La patria è là dove ci si vuol bene”.
Ciao da p. Andrea
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