Daily meditation on the Gospel

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Grazie

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Lc 1,46-55

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Lettura

Due donne, che hanno sperimentato la fedeltà di Dio alle sue promesse, elevano a Lui la loro lode. Anna non cede alla disperazione di una vita non feconda e si affida a Dio, che alla fine ascolta ed esaudisce la sua preghiera. Anche attraverso la maternità di Maria si realizza una promessa, quella che aspettava tutto il popolo di Israele. Due donne che sanno riconoscere la loro maternità come dono di Dio e che sanno condividere, senza volersene appropriare, quello che, attraverso di loro, è salvezza anche per altri.

Meditazione

Maria loda Dio e lo fa senza “risparmiare”. Nel canto che le sgorga dal cuore usa verbi “esagerati”, che calcano la mano sulla grandiosità dell’azione di Dio e sulla sua risposta fattasi azione. Maria riconosce con gratitudine quello che Dio ha fatto, nei secoli, per il suo popolo, ma anche nella sua vita. È importante la capacità di riconoscere l’agire di Dio nella storia perché se non lo riconosciamo, non siamo capaci di gratitudine, non sappiamo dire “grazie”. Papa Francesco ci ha ricordato in diverse occasioni quanto sia importante saperlo fare. «Sembra facile pronunciare questa parola, ma sappiamo che non è così… Però è importante! La insegniamo ai bambini, ma poi la dimentichiamo! La gratitudine è un sentimento importante! È necessaria la nobiltà dell’anima perché cresca il fiore della gratitudine. Grazie non è una parola gentile da usare con gli estranei, per essere educati». La Chiesa canta il Magnificat tutte le sere, durante la preghiera del vespro, per educare a ringraziare ogni giorno per quanto Dio compie nella storia personale di ciascuno quanto in quella comunitaria. L’esultanza e il ringraziamento sta nel dire e nel riconoscere che Dio ha proprio pensato a me. Maria esulta e canta la fedeltà di Dio, perché è certa che la fedeltà che ha mostrato nel passato la manifesta nel presente e non mancherà in futuro. Questo vale anche per me: Dio è fedele anche nella mia vita come lo è stato nella mia storia e anche io, come Maria, posso cantare il mio canto di lode a Dio, riconoscendo la sua presenza negli avvenimenti belli o tristi della mia vita. Il “sì” di Maria è ancorato a un passato di grazia. Qui sta la sua fede.

Preghiera

«Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la tua virtù, e la tua sapienza incalcolabile. E l’uomo vuole lodarti, una particella del tuo creato, che si porta attorno il suo destino mortale, che si porta attorno la prova del suo peccato e la prova che tu resisti ai superbi. Eppure l’uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti. Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi, perché ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te» (sant’Agostino, Confessioni, I, 1).

Agire

Mi prenderò dieci minuti di tempo e, dopo aver riletto il Vangelo di oggi, rifletterò su quali sono le meraviglie che il Signore ha compiuto nella mia vita nell’ultimo anno.

Meditazione del giorno a cura delle Monache Agostiniane – Comunità dei Quattro Santi Coronati di Roma, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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