“Fervidi aguri” sono giunti a Papa Francesco dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del 79° compleanno del Pontefice. Il capo di Stato ai suoi auguri unisce “con grande piacere quelli di tutti gli italiani la cui stima nei Suoi confronti è sincera e profonda”. “Anche attraverso i suoi viaggi apostolici, in aree del mondo spesso dimenticate Ella si è fatta portatrice di un messaggio di pace universale che ha trovato ampia accoglienza in Italia e nel mondo intero, toccando il cuore di credenti e non credenti”, scrive Mattarella.
“I Suoi viaggi in Italia e la recente apertura della Porta Santa – prosegue – hanno, inoltre, fornito un’occasione preziosa per riaffermare la forza e le caratteristiche uniche dei rapporti tra la Chiesa Cattolica e lo Stato italiano, che si sviluppano con particolare sintonia verso le fasce più deboli della società e verso quanti, mai come quest’anno, hanno cercato in Italia e in Europa un rifugio dalla guerra, dalle violenze e dalle persecuzioni”. “La ricorrenza del Santo Natale – conclude il presidente – ci invita a riflettere con sempre maggiore attenzione su questi temi e sulle tante tragedie che ancora tormentano l’umanità, ma anche sul messaggio di speranza e di pace che questa felice ricorrenza porta con sé”.
Messaggi augurali al Santo Padre sono giunti poi da diverse realtà della Chiesa. A cominciare dalla Famiglia Orionina che in un messaggio dice di sentirsi “profondamente figlia della Divina Provvidenza e non ha un minimo dubbio che Dio dà alla sua Chiesa in questi ultimi tempi, ogni volta, il miglior Papa”. “Anche se il pontificato di Papa Francesco è appena cominciato – si legge nel testo a firma di don Flavio Peloso, direttore generale dell’Opera Don Orione – già adesso si può dire che Egli sta lievitando la Chiesa e il mondo con una rivoluzione della tenerezza. E non c’è neanche bisogno di tanti termini teologici per capirlo, il Papa dice chiaramente che tutti ne abbiamo bisogno”. “Tutta la nostra Famiglia religiosa – aggiunge don Peloso – si stringe oggi, idealmente, attorno al Papa con affetto e devozione”.
Auguri al Papa anche da parte delle Acli di Roma e provincia. “In questa giornata speciale – scrive la presidente Lidia Borzì – vogliamo esprimere i nostri auguri a Papa Francesco, nostro punto di riferimento quotidiano che con la sua attenzione nei confronti degli ultimi rappresenta un fondamentale pungolo per un costante impegno a favore delle periferie geografiche ed esistenziali di questa città”. “Giovani, anziani, famiglia, immigrati, poveri – aggiunge Borzì – sono le persone che più stanno a cuore al Pontefice, e quelle alle quali le Acli di Roma cercano di essere più vicine lavorando ogni giorno per diventare testimoni concreti di Misericordia, così come è nello spirito di questo Anno Giubilare Straordinario, che Papa Francesco a voluto regalare a noi e a tutta la Chiesa”.
“Desidero esprimere a nome mio e dei 25 mila soci che aderiscono all’Unione Sportiva delle ACLI di Roma i miei più devoti auguri a Papa Francesco, che tutti noi sportivi consideriamo un vero campione di misericordia e di solidarietà”, afferma invece il presidente Luca Serangeli. “Francesco – aggiunge – ha chiesto a tutti i cristiani di essere portatori di speranza nella vita quotidiana e credo che il migliore dono che la nostra associazione possa fare al Papa sia di fare in modo che anche lo sport sia un grande strumento di inclusione e di pace”.
Un messaggio giunge anche dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus. Si legge in un messaggio del presidente Paolo Gradnik: “Desidero esprimere a Papa Francesco, a nome mio e dei tanti volontari della nostra fondazione sparsi in tutta Italia, i più devoti auguri in occasione del suo genetliaco. Il Pontefice con il suo esempio di misericordia e di attenzione agli ultimi ci dona forza per il nostro lavoro quotidiano per contrastare una nuova povertà, quella sanitaria, che colpisce soprattutto famiglie e anziani”.
Pure Salvatore Pagliuca, presidente nazionale di Unitalsi, invia “i più devoti auguri a Papa Francesco, il Pontefice della misericordia, che ci ha indicato quale sia la strada giusta per essere veri testimoni del Vangelo soprattutto accanto alle persone più fragili ed emarginate”. “In occasione di questo lieto evento, l’Unitalsi – afferma – desidera manifestare al Pontefice la rinnovata volontà di essere portatrice, nelle periferie esistenziali e materiali, di quella misericordia che Francesco vuole sia il cuore pulsante della vita di ogni cristiano”.
“Siamo rimasti veramente contenti – spiega Emanuele Trancalini, presidente di dell’Unitalsi Roma e responsabile nazionale del Progetto Bambini – della richiesta delle nostre famiglie di volere inviare gli auguri al Papa con un video messaggio. Un segno di grande affetto e devozione al quale ci associamo con grande gioia insieme a tutti volontari della nostra associazione che nella nostra città offrono il proprio contributo ogni giorno per essere messaggeri di misericordia”.