Pope receives a birthday cake from young members of the Catholic Action

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Gli auguri dei bambini e dei ragazzi di ACR. Abbracci e una torta per Francesco

Esortando a percorrere la strada del bene, del perdono e della pace, il Papa ha lodato l’iniziativa di carità dei giovani dell’Azione Cattolica in favore dei migranti nella diocesi di Agrigento

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“Tanti Auguri Papa Francesco”. Un festoso coro di auguri per il 79° compleanno del Pontefice è risuonato stamane nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico, dove il Papa ha ricevuto in udienza i bambini e i ragazzi dell’Azione Cattolica Italiana (A.C.R.). “Cari ragazzi, è sempre bello per me incontrarvi quando si avvicina il Natale, per scambiarci gli auguri”, ha detto il Santo Padre, estendendo i suoi affettuosi auguri anche a tutti coloro che fanno parte dell’associazione. 

Proprio grazie ad essa – ha detto – che molti bambini e ragazzi “hanno la possibilità di conoscere più da vicino Gesù, e sono aiutati a vivere il Vangelo in famiglia, a scuola, in parrocchia, nello sport…”.  “Partecipando all’A.C.R. si sentono più coinvolti nella Chiesa, sentono che Gesù non è lontano, ma è vicino, in mezzo noi, e questo dà tanta gioia! E così partecipate meglio al catechismo e alla Messa, imparate a leggere e seguire il Vangelo, e piano piano diventate anche voi missionari, cioè capaci di portare Gesù agli altri”, ha aggiunto il Pontefice.

Ha poi ricordato il motto del cammino formativo di quest’anno: Viaggiando verso Te. “Molto bello!”, ha osservato, “è vero: siamo tutti in viaggio verso il Signore, ma tanti non ci pensano! Invece voi volete vivere pienamente questo ‘viaggio'”. “Ma cosa significa viaggiare verso il Signore?”, ha domandato Francesco. “Significa percorrere la strada del bene, non quella del male; la strada del perdono non quella della vendetta; la strada della pace, non quella della guerra; la strada della solidarietà, non quella dell’egoismo”. 

A questo proposito, il Papa ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa di carità che i giovani dell’A.C.R. faranno in favore dei migranti, nella diocesi di Agrigento. “Il Signore benedica questo progetto, che darà una mano a quella comunità impegnata in modo esemplare nell’accoglienza di tanti fratelli e sorelle che arrivano carichi di speranze ma anche di tante ferite e tante necessità, in cerca di pace e di pane”.

“Ieri – ha raccontato poi a braccio Bergoglio – nell’udienza mi è stato presentato dai genitori un bambino di colore, un bambino che avrà cinque mesi, e mi hanno detto: ‘È nato sul barcone al largo della Sicilia’. Tanti, tanti! Tanti bambini riescono ad arrivare, altri no. E tutto quello che voi farete per questa gente è buono, grazie di farlo”. “Voi – ha soggiunto – potete dare un contributo speciale a questa iniziativa, con il vostro entusiasmo e la vostra preghiera, che vi consiglio di accompagnare con qualche rinuncia, per condividere il necessario con altri ragazzi che ne sono privi”.

“Ma questo della rinuncia…”, ha proseguito ancora a braccio il Papa, “vorrei fare una domanda, ma rispondete voi ragazzi, non i grandi, eh! Se voi avete due caramelle e tu hai accanto a te il tuo amico o la tua amica che non ne ha, cosa fai? Cosa fate?”. “Le do”, ha risposto un bambino. “Le date! E se voi avete una caramella e lui niente, cosa fate?”. Un altro bambino: “A metà! La metà…”.

E il Papa ha sorriso: “Va bene!”. Poi, chiedendo come di consueto preghiere per sé, ha invitato tutti a pregare insieme la Madonna con un Ave Maria…

Al termine dell’incontro, i ragazzi hanno consegnato al Santo Padre una torta di compleanno, insieme a lenzuola, asciugamani, coperte e altri beni di prima utilità destinati alla “Casa Dono di Misericordia” da lui voluta per l’accoglienza dei senzatetto: un dono che diviene anche un rinnovato impegno a costruire una Chiesa bella e piena di gioia.  

[S.C.]

 

 

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ZENIT Staff

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