Domenica 13 dicembre (Terza d’Avvento) Papa Francesco aprirà la Porta Santa di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma. L’inizio della celebrazione è fissato alle 9.30. Una volta giunto di fronte alla Porta Santa il Pontefice la aprirà spingendola con le mani e la varcherà. Lo seguirà la delegazione composta dal cardinale vicario Agostino Vallini, dal vicegerente Filippo Iannone, dai vescovi ausiliari (compresi alcuni emeriti), dal Capitolo lateranense e dai padri penitenzieri.
Quindi varcheranno la Porta Santa sei sacerdoti della diocesi di Roma, un diacono e quindici laici. Tutti seguiranno in processione il Pontefice che attraverserà la navata centrale della basilica fino alla Cattedra. Qui indosserà la casula per la celebrazione eucaristica secondo la liturgia della III Domenica di Avvento. Ad animarla la Cappella musicale pontificia Sistina e il Coro della diocesi di Roma. Per quel giorno, l’Ufficio liturgico diocesano ha comunicato che «i sacerdoti potranno concelebrare limitatamente alla disponibilità dei posti assegnati dall’Ufficio celebrazioni».
I parroci, o un loro delegato, potranno ritirare il biglietto in Vicariato, all’Ufficio liturgico (stanza 42, secondo piano), solo mercoledì 9, dalle 8.30 alle 13. Una volta distribuiti i biglietti ai parroci, «i rimanenti saranno messi a disposizione degli altri sacerdoti e si potranno ritirare nei giorni di giovedì 10 e venerdì 11, sempre dalle 8.30 alle 13». I fedeli laici che vorranno partecipare potranno chiedere i biglietti (obbligatori e gratuiti) alla Prefettura della Casa Pontificia (fax: 06.6988 5863). Sempre domenica 13 dicembre ogni vescovo aprirà quella della propria cattedrale.
L’attuale Porta Santa di San Giovanni in Laterano è stata realizzata dallo scultore Floriano Bodini, nato a Gemonio (Varese) l’8 gennaio 1933 e morto a Milano il 2 luglio 2005. L’opera bronzea è alta 3,60 metri e larga 1,90 metri e il suo compimento ha richiesto circa due anni e mezzo di lavoro, dai primi disegni del 1998 all’esecuzione del bozzetto nel novembre 1999 fino al modello in gesso, giugno-settembre 2000, e infine alla fusione in bronzo, settembre-dicembre 2000. La sua chiusura è avvenuta il 5 gennaio del 2001, durante la celebrazione dei primi vespri dell’Epifania, ed è stata operata dall’allora cardinale vicario Camillo Ruini, in qualità di cardinale legato del Santo Padre.