È stata montata mercoledì 9 dicembre, la Porta santa della cattedrale di San Rufino, che verrà aperta nel pomeriggio di domenica 13 dicembre dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino.
Si tratta della porta laterale (quella di sinistra guardando la facciata), realizzata in vetro e che ha scolpita la scritta “Porta santa della Misericordia”.
Entra nel vivo dunque anche nella città serafica il Giubileo “straordinario” e “diffuso” voluto da papa Bergoglio che vede Assisi tra le città principali dell’Anno santo anche per la concomitanza con l’ottavo centenario del Perdono della Porziuncola che si celebrerà il 2 agosto del 2016.
L’apertura della Porta santa di San Rufino con la quale si dà ufficialmente avvio al Giubileo in diocesi sarà preceduta da un momento altrettanto significativo al Serafico, atrio della Misericordia.
Alle 15.30, infatti, monsignor Domenico Sorrentino aprirà la porta della chiesa dell’Istituto dove ci saranno ad accoglierlo i ragazzi e gli operatori del Serafico. Dopo la preghiera, la benedizione e il canto il vescovo uscirà dalla porta principale dell’Istituto dove saranno presenti i rappresentanti delle principali associazioni di volontariato legate alla salute e alla cura del malato.
Dopo questo primo momento, in un luogo straordinario dove, come ebbe a dire papa Francesco nella sua visita del 4 ottobre del 2013, “si toccano le piaghe del Signore”, monsignor Sorrentino si recherà in piazza del Comune.
Qui ci saranno ad attenderlo il vicario generale don Maurizio Saba, il vicario per la Pastorale diocesana don Jean Claude Hazoumé, le confraternite, i rappresentanti dei consigli pastorali parrocchiani, il sindaco di Assisi, Antonio Lunghi, i giovani e alcuni ragazzi del Serafico.
Dopo la lettura della bolla papale, dalla chiesa di Santa Maria sopra Minerva, si snoderà la processione verso la cattedrale di San Rufino dove ci sarà tutta la comunità diocesana. A quel punto il vescovo, seguendo lo stesso rito utilizzato dal Papa, martedì 8 dicembre a Roma, aprirà la Porta santa della cattedrale e, dopo alcuni altri gesti simbolici, presiederà la celebrazione solenne.