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Pakistan. False denunce e violenze verso insegnanti cristiani

Un’insegnante è stata accusata di aver fatto proselitismo alle alunne. Poco tempo prima, un suo collega è stato torturato da musulmani estremisti perché cristiano

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Rea di aver “predicato il cristianesimo a bambine musulmane”, una maestra pachistana di scuola elementare sarebbe stata denunciata. E’ accaduto nel distretto di Pakpattan, nella provincia del Punjab, dove l’insegnante Mary Javaid – come ha riferito all’agenzia Fides il sul avvocato, Sardar Mushtaq Gill – dovrà presentarsi in Tribunale per difendersi dall’accusa di aver fatto proselitismo nella scuola elementare femminile nella quale insegna.

L’avvocato denuncia che un uomo musulmano, Muhammad Sharif, ha presentato una denuncia contro di lei al Dipartimento per l’Educazione con accuse del tutto false, al fine di farla decadere dal ruolo di docente. Secondo il legale è l’ennesimo caso di discriminazione e di abuso gratuito verso un cristiano impegnato nel delicato campo dell’istruzione dei fanciulli. L’insegnante si trova ora in una situazione molto difficile.

Il caso di Mary Javaid ne ricorda un altro recente. Quello di Saddique Azam, insegnante cattolico nominato preside di una scuola primaria, malmenato e torturato da un gruppo di insegnanti musulmani estremisti che rifiutavano la sua autorità. Come riporta Fides, i docenti musulmani hanno manifestato odio e rancore nei suoi confronti, solo a causa della religione professata. Anche Azam è difeso dall’avv. Sardar Mushtaq Gill, che a proposito di questo caso affermava: “Il caso di Azam è solo uno dei tanti esempi di come i cristiani in Pakistan soffrono per discriminazioni, abusi, violenze. Molti casi del genere non emergono. Urge sradicare l’ideologia estremista e settaria che prevale nella società”.

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ZENIT Staff

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