Jesus Christ on the cross

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Distrazione

Ci è voluto il Calvario a richiamare tutta l’attenzione dell’uomo per fissarne lo sguardo sull’Unico Bene

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“Senza di me non potete far nulla”. Questa espressione di Gesù rivolta a tutti gli uomini della terra, non trova nessuna resistenza, nessun ostacolo nella vita del bambino che si identica con l’assoluta incapacità a fare da solo.

Il bambino è assoluta necessità di tutto, è ininterrotta richiesta di soccorso. Si può dire che la sua mente, i suoi gesti, il suo cuore sono perennemente rivolti, alla presenza della mamma, verso la quale ha la massima attenzione.

Non ha neppure bisogno di alcuna riflessione per aiutarsi a rimanere in questo felice atteggiamento; gli viene spontaneo.

In questa totale e continua attenzione, favorita dalla sua indiscussa necessità della mamma, il bambino gode di poter tutto, di avere tutto, di non soffrire mai nessuna indigenza. Vive il suo paradiso.

Il primo guaio arriva appena si distrae dalla mamma. Quando cioè cominciano le prime avvisaglie dell’autosufficienza. Il momento in cui tenta di fare qualcosa senza la mamma coincide con la sua uscita dall’infanzia.

I capitomboli, le ribellioni, i disastri di ogni uomo coincidono con i suoi tentativi di fare qualcosa senza Dio.

Il primo peccato dell’uomo, proprio quello originale, coincide con la prima “distrazione”. Quando dal Paradiso della innocente e soprannaturale  attenzione verso Dio, è passato all’inferno della tragica, egoistica distrazione su se stesso.

Ci è voluto il calvario, col suo Crocifisso, a richiamare tutta l’attenzione dell’uomo per fissarne lo sguardo sull’Unico Bene.

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

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Andrea Panont

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