Frate Alessandro

Annamaria Imperlino

Note di Natale: a Sant’Eustorgio il concerto di Frate Alessandro

Venerdì 11 dicembre, nell’ambito del progetto Segni di Bellezza, il tenore francescano si esibirà nella basilica milanese

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Dopo l’anteprima di ottobre della nuova stagione alla quale ha partecipato l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, Segni di Bellezza non vuole perdere l’appuntamento musicale con il Natale, offrendo un concerto con la partecipazione straordinaria di Frate Alessandro – al secolo Giacomo Brustenghi – accompagnato dall’Orchestra Sinfonica Carlo Coccia e dal coro delle voci bianche di Novara”.

Direttore artistico e musicale, sia della stagione, sia della serata, sarà il Maestro Michele Brescia. Il concerto si terrà l’11 dicembre, alle 21, nella Basilica di Sant’Eustorgio.

Organizzato a tre giorni dall’apertura del grande Giubileo straordinario che papa Francesco ha fortemente voluto, il concerto vuole essere un momento autentico e vivace per sperimentare, attraverso il canto e la musica, la Misericordia di Dio, che è per tutti, nessuno escluso.

Nel corso della serata, Frate Alessandro terrà una breve testimonianza sulla missione che il suo ordine porta avanti dal 1209 e cioè la povertà, vissuta come essenza della vita evangelica. “La povertà è quella virtù celeste per la quale viene calpestato tutto ciò che è terreno e transitorio; è quella virtù per cui vengono tolti gli impedimenti, affinché lo spirito umano si possa unire liberamente con l’eterno Iddio”, diceva San Francesco d’Assisi, mostrando con la propria vita quanto sia nella privazione che si apprezzi particolarmente la ricchezza e la pienezza dell’annuncio del Vangelo.

Prima e dopo, il cantante e religioso incanterà il pubblico con il suo repertorio natalizio, molto conosciuto e apprezzato. Francescano per vocazione, appassionato di musica e canto, Alessandro ha ottenuto uno straordinario successo, nazionale e internazionale, conquistando le vette delle classifiche, grazie alle sue doti vocali da tenore. Il voto di povertà dei francescani fa sì che tutto il ricavato della sua attività concertistica sia destinato alle missioni nel mondo, sostenute dall’Ordine dei Frati Minori, cui lui appartiene.

“Dio ha creato il mondo con la sua Parola: cantare vuol dire percepire l’eco di quella voce meravigliosa. Ama il canto, ama la Parola, ama Dio! L’amore è tutto ciò che conta. Soli Deo Gloria”, dice Frate Alessandro, sottolineando come la musica sia il suono della voce di Dio. È Lui che crea e ricrea, è Lui che fa nuove tutte le cose e la bellezza della Sua voce può di certo penetrare nei cuori di molte persone, anche quelle più ostili all’annuncio della fede.

Il cantante è in perfetta sintonia con la stagione musicale, ovvero la ricerca del “sacro” attraverso la bellezza dell’arte, del canto e della musica, che tocca il cuore dell’ascoltatore e suscita in lui il desiderio di allargare gli orizzonti, per cogliere prospettive di vita più ampie.

Il frate continua a raccontarci: “Conosco le Cellule parrocchiali di evangelizzazione e lodo il Signore per aver ispirato nella Chiesa questo movimento; viviamo di certo un periodo della storia molto difficile, per questo non è il momento di nascondersi, e le cellule sono veri segni visibili della fede ancora viva”, conclude Alessandro, riferendosi al metodo di evangelizzazione nato nel 1987 in Sant’Eustorgio e diffuso in tutto il mondo, ed evocando le parole che Giovanni Paolo II pronunciò nel 1983 a proposito di una nuova evangelizzazione per il mondo intero: “Nuova nel suo ardore, nei suoi metodi, nella sua espressione”. Oltre alla preghiera, punto nodale per il cattolicesimo, dunque, anche il canto e la musica rientrano nei mezzi autentici per una diffusione efficace della buona novella.

Dopo l’11 dicembre, Segni di Bellezza proseguirà il suo cammino con altri quattro concerti nel 2016, tutti dedicati a momenti importanti dell’anno liturgico: il 5 gennaio, serata destinata alla festa dell’Epifania, il 27 febbraio alla Quaresima, il 12 marzo alla Settimana Santa e il 30 aprile all’Evangelizzazione.

I cinque concerti sono a ingresso libero, proprio per permettere al maggior numero di persone di accostarsi alla musica, alla fede, alla misericordia, a Dio.

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ZENIT Staff

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