Un forte segnale di vicinanza degli ebrei verso i cristiani è arrivato ieri dall’incontro tra il presidente israeliano Reuven Rivlin con il patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, presso il santuario di Taghba, luogo della moltiplicazione evangelica dei pani e dei pesci, danneggiato due mesi fa da un gruppo di estremisti ebrei.
Il patriarca Twal ha espresso la propria preoccupazione per la recrudescenza dei fanatismi e ha sollecitato le autorità israeliane a garantire la sicurezza dei luoghi sacri.</p>
Da parte sua, Rivlin ha ricordato che “Israele è un Paese democratico, che garantisce la libertà di culto per tutti”, compresi i cristiani: di tale tema, lui stesso aveva discusso con papa Francesco, durante la sua visita in Vaticano dello scorso settembre.
Twal ha inoltre sollevato il caso Cremisan, ricordando al presidente israeliano delle numerose famiglie cristiane e palestinesi penalizzate dalla costruzione del muro di separazione sancito dalla Corte Suprema.
Il patriarca ha infine espresso l’auspicio di poter incontrare i vescovi che si riuniranno a Gerusalemme per la seduta di settembre del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee.