Con la solenne messa celebrata dal cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti, si è concluso il pellegrinaggio nazionale della Chiesa in Benin.
Alla celebrazione presso il santuario mariano di Cotonou hanno preso parte circa 10mila fedeli, provenienti anche dai paesi limitrofi (Togo, Nigeria, Niger, Mali, Burkina Faso, Mali, Costa d’Avorio, Guinea).
Nell’omelia, il cardinale Sarah si è soffermato sull’eucaristia come incontro con la centralità della persona di Gesù, poiché, ha detto citando Benedetto XVI, “all’origine dell’essere cristiano non c’è una decisione etica oppure una grande idea filosofica, ma l’incontro intimo e personale con un Evento, una Persona: il Cristo che dà alla vita un nuovo orizzonte e quindi un orientamento decisivo”.
L’“intimità esclusiva con Dio” è dunque possibile soltanto “attraverso la relazione personale e intima con Gesù Eucaristia”.
La salvezza degli Apostoli, come di ogni cristiano, ha poi concluso il porporato, non consiste nell’“essere senza peccati e senza difetti, ma unicamente e soprattutto nel seguire Gesù e nel configuraci a Lui ogni giorno”.
A conclusione della celebrazione eucaristica, il cardinale Sarah è stato insignito della più alta onorificenza dello Stato.