Card. Jean-Louis Pierre Tauran - Meeting di Rimini

Meeting di Rimini

Religione e pace. Se ne parla al Meeting di Rimini

Il 20 agosto il Meeting si inaugura con una conferenza dal titolo “Le religioni sono parte della soluzione, non il problema”. Presente il card. Tauran, il rettore di una moschea di Lione e il gran rabbino di Francia

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Un cattolico, un musulmano e un ebreo, insieme a testimoniare che le religioni sono per l’edificazione dell’umano e non per la sua distruzione. Il Meeting 2015 inaugura con un dialogo tra il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, Azzedine Gaci, rettore della Moschea Othmane a Villeurbanne (Lione) e Haïm Korsia, gran rabbino di Francia. Tema dell’incontro: “Le religioni sono parte della soluzione, non il problema”. “Religione vuol dire relazione. Relazione dell’essere umano, dell’uomo, con Dio”, ha sottolineato il cardinale Tauran in una recente intervista per presentare l’incontro. “Tutto questo esige una giusta relazione con il Creato e i veri adoratori di Dio sanno di essere custodi gli uni degli altri. Per questo le religioni sono parte della soluzione e non il problema: perché facciamo parte di un’unica famiglia umana ed è questo che dobbiamo ricordare”.

Azzedine Gaci è uno dei quattro imam francesi che, accompagnati proprio dal cardinal Tauran, sono stati ricevuti da Papa Francesco il 7 gennaio scorso, giorno dell’attentato a Charlie Hebdo. Il giorno dopo l’incontro, avevano diramato una nota congiunta che, oltre a condannare decisamente gli atti di terrorismo, affermava che i leader religiosi sono chiamati a “incoraggiare ulteriormente una ‘cultura della pace e di speranza’, in grado di superare la paura e di costruire ponti tra le persone”.

Anche il gran rabbino Haïm Korsia, a capo di una delle più grandi e difficili realtà ebraiche europee, è impegnato in un dialogo continuo e su più tematiche con le altre confessioni religiose. Dialogo che, sottolinea ancora Tauran, “parte sempre dalla professione della propria identità”, perché si può incontrare l’altro solo “se si ha consapevolezza della propria fede”.

Arrivata pochi giorni fa anche la conferma che il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon invierà un video-messaggio ufficiale, che sarà proiettato nell’incontri inaugurale della manifestazione.

Tra gli altri numerosi incontri di rilievo internazionale, è senz’altro dal sottolineare un’ospite straordinaria come Rula Ghani, la first lady afghana, per la prima volta in Italia, al Meeting nella giornata di venerdì 21 agosto. Una donna coraggiosa che sta suscitando grande interesse internazionale. Le sue interviste e le sue prese di posizione stanno consegnando all’Afghanistan grande fiducia per una svolta democratica del paese e una particolare e nuova attenzione per i diritti delle donne. “Vorrei infondere alle donne il coraggio di fare qualcosa per migliorare le loro vite”, ha dichiarato in un’intervista alla Bbc e durante la sua visita negli Stati Uniti, e ha più volte ricordato: “Il mio desiderio più grande è ottenere maggior rispetto per le donne ed il loro ruolo nella società”. Cristiana libanese, non ha avuto paura di affermare che: “Dio ha deciso di farmi nascere in una famiglia cristiana. Non succede ogni giorno che una libanese sposi un afghano. Penso che pure in questo c’è la mano di Dio”.

“Ripartire dal Mediterraneo: un orizzonte per la politica internazionale” è poi il tema dell’incontro di lunedì 24 agosto che vedrà dialogare il ministro degli Affari Esteri italiano Paolo Gentiloni e il suo omologo tunisino Taieb Baccouche.

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ZENIT Staff

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