Sono tante le iniziative intraprese dalla Chiesa Cattolica, per sostenere, aiutare, incoraggiare i cristiani di Oriente. Lo Stato islamico, soprattutto in Siria e Iraq, ha decimato la loro presenza scatenando persecuzioni di inaudita crudeltà, tanto che papa Francesco ha definito la situazione attuale “la più grande persecuzione contro i cristiani del nostro tempo”. Anche i cristiani di Terra Santa, vivono momenti drammatici. La presenza nel corso degli anni è diminuita vistosamente, tanto da far intervenire le più alte cariche ecclesiali del luogo, per chiedere di “non lasciare la terra di Gesù”, mettendo in atto strategie pastorali capaci di incoraggiare i cristiani a “rimanere”. La situazione diventa più drammatica quando sono costretti a scappare e lasciare le case per paura di essere sterminati, lasciando interi villaggi vuoti e abbandonati.
Non possiamo dimenticare le due visite pastorali di incoraggiamento del cardinale Fernando Filoni, prefetto di Propaganda Fide, volute dal Pontefice, per dare ai cristiani del luogo una tangibile attenzione da parte della Chiesa universale alle loro necessità. Da alcuni giorni è stata lanciata una singolare proposta – ripresa da ZENIT -, da parte della Chiesa francese, che impegna i cristiani europei a riflettere sulle condizioni precarie in cui vivono questi fratelli.
Sabato prossimo 15 agosto, giorno in cui si festeggia l’Assunzione di Maria, contemporaneamente i fedeli si raduneranno in preghiera silenziosa sui sagrati delle chiese di Francia. Le campane suoneranno a distesa in segno di solidarietà con i cristiani del Medio Oriente. L’iniziativa, si terrà in particolare nelle diocesi di Fréjus-Toulon, Gap-Embrun, Bayonne, Avignone ed Ajaccio.
Contemporaneamente – spiega il sito della Conferenza Episcopale francese ripreso dalla Radio Vaticana – i fedeli di ogni città sono stati invitati dai rispettivi vescovi a radunarsi in preghiera silenziosa sui sagrati delle chiese “per manifestare la loro solidarietà ai cristiani d’Oriente, vittime di persecuzioni in nome della fede”. In Iraq – sottolinea mons. Marc Aillet, vescovo di Bayonne – i rifugiati ricevono aiuti umanitari, ma vedono sempre più diminuire le possibilità di tornare alle loro case, dalle quali sono stati cacciati un anno fa, per mano del così detto Stato Islamico”.
Dunque, l’idea di suonare le campane – sottolinea mons. Jean-Pierre Cattenoz, arcivescovo di Avignone – “vuole essere un segno di preghiera, di fede e di pace”. In particolare, la scelta del 15 agosto, solennità dell’Assunzione, è dovuta al fatto che “quando tutto va male, ci si rivolge alla Vergine Maria”, Regina della pace, alla quale “i cristiani d’Oriente sono molto devoti”, aggiunge il presule. “La preghiera può far crollare i muri – afferma – e sono muri molto grandi, perché non sono solo quelli che separano popoli e nazioni, ma anche i muri che dividono le comunità al loro interno”. L’auspicio di mons. Cattenoz è pertanto che la Madre di Dio susciti “nell’uomo e nel mondo la civiltà dell’amore”.
Subito dopo la pubblicazione dell’iniziativa sul web, la notizia, sui social network è diventata virale. Centinaia di migliaia le condivisioni, ma anche i commenti a sostegno dei fratelli che soffrono a causa della guerra e della persecuzione. La richiesta più volte avanzata da parte dei lettori italiani, la riporto qui come proposta e la rilancio: “Perché anche in Italia, non diamo un segno visibile della nostra vicinanza ai cristiani d’Oriente?”.
Rivolgo pertanto l’appello alla Chiesa Italiana, perché possa dare voce all’iniziativa, nata dal basso, da tanti credenti di buona volontà, che hanno a cuore la sorte di questi “amici del Signore”. Diversi sacerdoti hanno segnalato la volontà di far suonare le campane delle loro parrocchie nel giorno dell’Assunta per onorare l’iniziativa francese. Pertanto chiedo a quanti hanno responsabilità: perché anche noi, qui in Italia, in maniera ufficiale, non stabiliamo una giornata in cui tutte le campane delle chiese possano suonare all’unisono per i cristiani d’Oriente?
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