Nigeria: nasce Prayerbox, il network ecumenico per pregare "meglio, spesso e socialmente"

Il nuovo portale vuole contribuire al dialogo interreligioso tra cristiani e musulmani. Finora migliaia gli utenti iscritti e oltre 500mila le preghiere postate

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Si chiama Prayerbox, assomiglia a Facebook e Twitter, ed è una piattaforma social che vuole compiere una missione speciale: rafforzare il dialogo ecumenico e interreligioso in un paese segnato da violenze come la Nigeria.

Creato dal giovane programmatore Adebambo Oyekan Oyelajae, il nuovo network è destinato non solo ai cristiani, ma anche a credenti di altre religioni. Esso permette di postare preghiere e versetti biblici, di raccontare la propria testimonianza o esprimere il proprio apprezzamento scrivendo “Amen”, al posto del classico “Mi piace”.

Soprattutto Prayerbox – spiega il Sir – ha la capacità di collegare tra loro i fedeli e le rispettive comunità religiose, creando connessioni anche con le autorità ed offrendo la possibilità di visualizzare i calendari religiosi o di effettuare donazioni ed offerte. Inoltre – spiega Oyelaja – sulla scia di Twitter, sono stati inseriti degli hashtag, ovvero delle parole-chiave “per consentire agli utenti di pregare in gruppo. Grazie a questo strumento, ad esempio, un enorme numero di preghiere è stato condiviso dopo gli attentati nel Paese”.

Più precisamente, sono oltre 500mila le orazioni postate sul social network, da parte delle centinaia di migliaia di utenti iscritti. La maggior parte di questi sono di fede islamica e interagiscono serenamente con i cristiani, pregando con loro e con i numerosi pastori, non solo nigeriani, che hanno iniziato ad utilizzare il portale. 

Insomma, come sottolinea l’ideatore, un moderno aiuto per “pregare meglio, spesso e socialmente”. 

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ZENIT Staff

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