Quante volte succede anche a te di amare un prossimo che non risponde al tuo amore, far del bene a qualcuno che non ti dice un grazie, fare la fatica di perdonare e, come risposta, sentirti rimbrottare.
Un atto d’amore vero non è mai vano, ma si moltiplica risuonando nel cosmo; lo sapevo, ma ne ho avuto conferma dal mio amico Giorgio:
Egli mi racconta d’aver visto un giorno per terra, immobile, un fringuello intirizzito dal freddo, mimetizzato tra le foglie imbiancate di brina.
Esitante, si china per vedere se fosse morto…; batte le mani per invitarlo a volare. Un brivido, un fremito, ma l’uccellino rimane immobile.
Lo raccoglie e lo avvolge con il suo fazzoletto tenendolo fra le mani. Pochi minuti di amore donato dal cuore e dalle mani di Giorgio, furono sufficienti a riattivare quelle ali che volarono a scaldare a loro volta i piccoli del nido sopra il ramo vicino.
Quel poco calore stava innescando una reazione a catena di atti d’amore. Chiunque è sensibile al calore; anche il nemico più duro vibra di fronte al tuo perdono. Parafrasando Giovanni della croce, vorrei ricordare a me, a te: “ Dove c’è freddo, metti calore e troverai calore”.
Consci di tutto il calore di cui Dio ci ha inondato, con un comprensibile senso di gratitudine, avvertiamo tutta la responsabilità anche della più piccola attenzione che riusciamo a donare a chiunque ci passa vicino.
Sentiamo la spinta ad aggiustare qualcosa nei rapporti con il prossimo, a donare un sorriso in più; domandare perdono a qualcuno, rasserenare un rapporto.
E’ la logica dell’amore: scaldarsi al calore moltiplicato nel dono.
Ciao da p. Andrea
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