Dopo 54 anni dal ‘gelo’ dei rapporti diplomatici, e a due mesi dalla visita di Papa Francesco, domani, lunedì 20 luglio, Stati Uniti e Cuba riapriranno le Ambasciate nelle rispettive capitali. Più nel dettaglio, le rispettive Sezioni per la cura degli interessi dei due Paesi, a Washington e a L’Avana, saliranno al rango di “Ambasciate” e gli attuali responsabili diventeranno “Incaricati di affari ad interim” in attesa della nomina dei nuovi ambasciatori, cosa che potrebbe avvenire relativamente presto.
L’evento era già stato annunciato nelle lettere scambiate il 1° luglio tra i presidenti Raúl Castro e Barack Obama; ora ha trovato conferma tramite un Comunicato del Ministero degli Affari esteri cubano, il quale informa che l’apertura dell’ambasciata di Cuba a Washington sarà presieduta dal Ministro degli Esteri cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, il quale avrà poi un incontro ufficiale con il Segretario di Stato americano, John Kerry.
Dall’accordo del 17 dicembre 2014 – raggiunto anche grazie al contributo di Papa Francesco e della diplomazia della Santa Sede – che ha decretato la fine dell’embargo Usa contro Cuba, quello di domani sarà il capitolo più importante e delicato. L’ultima mossa, in ordine cronologico, per la piena normalizzazione dei rapporti tra i due paesi era stata compiuta lo scorso 29 maggio, quando il dipartimento di Stato di Washington aveva cancellato Cuba dalla “black list” dei Paesi considerati sostenitori e finanziatori del terrorismo.