Cattolici e pentecostali: passi avanti per un dialogo franco e fruttuoso

Conclusa a Roma una nuova sessione del Dialogo cattolico-pentecostale sul tema dei carismi, dedicata alla stesura della relazione conclusiva, frutto di cinque anni di lavoro

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“I carismi nella Chiesa: significato spirituale, discernimento e implicazioni pastorali” è il titolo della V sessione della sesta fase del Dialogo internazionale cattolico-pentecostale che si è conclusa oggi, a Roma, dopo l’avvio dei lavori lo scorso 10 luglio.

Come riferito dal Pontificio Consiglio per la promozione dell’Unità dei cristiani, ai lavori hanno preso parte cattolici nominati dal dicastero vaticano e alcune Chiese e leader pentecostali classici. Co-presidente cattolico del dialogo è il vescovo statunitense Michael F. Burbidge, di Raleigh; quello pentecostale, anch’egli statunitense, il reverendo Cecil M. Robeck (Assemblies of God), Fuller theological seminary, Pasadena.

La sessione 2015 è stata dedicata alla stesura della relazione conclusiva, frutto di cinque anni di dialogo, la cui pubblicazione è prevista all’inizio del prossimo anno. I temi dibattuti nelle precedenti quattro sessioni erano stati: «Carismi – il nostro terreno comune» (2011), «Discernimento» (2012), «Guarigione» (2013) e «Profezia» (2014).

Obiettivo di questo Dialogo, iniziato nel 1972, è di promuovere il rispetto e la comprensione reciproci nelle questioni di fede e di pratica. Le conversazioni sono state portate avanti con unoo scambio sincero e il dibattito franco sulle posizioni e le pratiche delle due tradizioni, intervallate da servizi di preghiera quotidiani guidati a turno da cattolici e pentecostali.+

Durante le sessioni di lavoro che si sono tenute a Roma, il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio, ha poi incontrato il gruppo per partecipare al dialogo, raccogliere punti di vista e rispondere a domande. I partecipanti, inoltre, hanno avuto un incontro informale con il vescovo segretario del dicastero, monsignor Brian Farrell, il quale alla Radio Vaticana ha confermato che “è stato un dialogo molto interessante, franco e anche fruttuoso”. 

Certamente – ha aggiunto il presule – i progressi nel dialogo cattolico-pentecostale sono merito anche di Papa Francesco, il quale “porta una novità che è quel suo mondo di vivere il cristianesimo come esperienza e non solo come dottrina”. Questo, i pentecostali “lo capiscono molto bene e sentono una vicinanza particolare”.

Dal parte sua il vescovo Burbidge ha dichiarato che “è stato un privilegio fungere da co-presidente in questa fase del Dialogo internazionale cattolico-pentecostale, e un vero onore lavorare con colleghi tanto impegnati in entrambi i gruppi, mentre abbiamo dedicato la nostra attenzione ai carismi nella Chiesa e al loro significato spirituale”.

“Attraverso gli eruditi interventi che sono stati fatti – ha aggiunto – il dibattito sincero e rispettoso durante tutto il Dialogo e il tempo di preghiera comune, abbiamo raggiunto una comprensione più profonda degli ambiti di intesa per quanto riguarda i carismi, la guarigione, le profezie e il discernimento, come anche dei punti di divergenza. Abbiamo inoltre individuato insieme sfide e opportunità pastorali mentre continuiamo a invitare gli altri ad affidarsi maggiormente ai doni dello Spirito, che è sempre all’opera in noi”.

Il reverendo Robeck ha poi osservato che “l’attuale fase di dialogo ha rivelato che l’insegnamento dei pentecostali e dei cattolici sui carismi, o doni dello Spirito Santo, coincidono su molti punti. Entrambe le tradizioni riconoscono che ogni credente ha ricevuto uno o più doni dallo Spirito Santo, che devono essere utilizzati per costruire la Chiesa e servire il mondo. Tali doni sono stati presenti nella Chiesa sin dai tempi del Nuovo Testamento”.

Considerando i problemi posti dalla società nella cultura attuale, ha concluso Robeck, “riconosciamo che dobbiamo affrontare sfide comuni in cui la nostra gente deve affidarsi all’aiuto dello Spirito Santo per esercitare tali carismi in modi ponderati e creativi mentre cerca di diffondere il messaggio di amore e di perdono che Gesù Cristo ha portato al mondo”.

Tra i momenti più significativi durante la settimana di lavori, la Messa di domenica 12 luglio nella basilica di San Paolo fuori le mura, nel ricordo degli itinerari missionari dell’Apostolo delle genti e il suo viaggio a Roma.

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ZENIT Staff

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