“I governi devono impegnarsi per finanziare lo sviluppo dei Paesi poveri. Sono necessarie regole internazionali giuste e inclusive per permettere l’equa allocazione delle risorse e prevenire le attività dannose nel settore privato. Così il Cardinale Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila e presidente di Caritas Internationalis, interviene, tramite un comunicato alla Conferenza sul finanziamento dello sviluppo che si apre ad Addis Abeba il 13 luglio.
Nel testo – inviato all’agenzia Fides – si sottolinea che la Conferenza “determinerà il livello di impegno finanziario per combattere la povertà e le ineguaglianze nei prossimi 15 anni”. Essa è il primo di tre importanti incontri che si terranno nel 2015, seguita dall’adozione dell’Agenda di Sviluppo post-2015 a New York a settembre, e dalla conferenza dell’ONU sui cambiamenti climatici a dicembre a Parigi.
Per questo motivo, Tagle afferma che “un fallimento ad Addis Abeba rischia di danneggiare la volontà politica della comunità internazionale prima di altre scadenze chiave nel 2015. I governi devono andare oltre i loro interessi egoistici e di breve termine”.
Secondo Caritas Internationalis, i Paesi ricchi vogliono fare appello al settore privato per un ampio impegno al fine di finanziare programmi di sviluppo tramite incentivi. “Inchinandosi al settore privato rischia però di creare un’economia dominata dalla finanza con gravissime conseguenze per i Paesi in cui regolamenti bancari sono ancora fragili”, afferma il comunicato. Al meeting di Addis Abeba sarà presente una delegazione di Caritas Internationalis.