Il prezzo della testimonianza

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Mt 10,16-23

Share this Entry

Lettura

Nel brano evangelico di oggi continua la catechesi di Gesù ai suoi discepoli, la cui missione deve innanzitutto raggiungere le pecore della casa di Israele, in pericolo di dannarsi, e andare poi per il mondo intero. Come Gesù passò facendo del bene, così vuole che i suoi discepoli siano il prolungamento della sua persona: vuole che siano miti, com’è lui. L’essere “come agnelli” è fondamentale per l’autenticità e l’efficacia pastorale. Come Gesù, il vero Agnello, immolato, che ha effuso il suo sangue sulla croce, così il discepolo deve essere compartecipe della sua passione; proprio come san Paolo che ai Colossesi confidava: «Io sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa» (1,24).

Meditazione

Le parole di Gesù raggiungono tutti i fedeli, chiamati a essere testimoni credibili del Vangelo, sia nella vita quotidiana ordinaria, sia nei momenti in cui la fedeltà a Gesù Cristo possa richiedere il sacrificio supremo della vita. Quante volte, invece, abbiamo rinnegato Gesù come Pietro nel Sinedrio! Quanto più la società in cui viviamo è scristianizzata, indifferente e spesso ostile, tanto più la nostra clandestinità è grave. Un cristiano dovrebbe sempre anteporre a ogni altro bene l’amore per il Signore e per la verità. La persecuzione, pur di colpire, si serve della calunnia, della malafede, di ogni forma d’ingiustizia, di cattiverie e giuramenti iniqui. Ma questo non sorprende: i giusti sono sempre stati perseguitati e per costoro Gesù afferma: «Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli» (Mt 5,11-12). La persecuzione non è da ricercare, ma da affrontare quando arriva. Anche in famiglia, una conversione a Gesù, o una scelta più radicale per seguirlo, possono suscitare grosse fratture. Ma l’amore per lui è totalizzante, non conosce tradimenti, non si nasconde, è eroico. Di fronte ai martiri di ieri e di oggi, san Giovanni Paolo II, nell’invitare a seguire il loro esempio, affermava: «Non comportiamoci come se essi non esistessero. Essi scavano l’alveo più profondo del fiume divino nella storia. Essi costruiscono i fondamenti più consistenti di quella città divina che si eleva verso l’eternità». Per quanto perseguitata, la Chiesa ha ugualmente il diritto di essere lieta e vittoriosa, perché è nelle mani di Colui che ha già vinto il male.

Preghiera

O Signore, che manifesti la tua potenza nella debolezza, dacci sempre la forza di sopportare ogni prova con animo paziente e mite.

Agire

Non nascondere la propria fede in Gesù Cristo, e sostenere i perseguitati per la fede con l’offerta generosa e silenziosa delle sofferenze di questa giornata.

Meditazione del giorno a cura di mons. Alberto Maria Careggio, vescovo emerito di Ventimiglia-San Remo, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione