Aftermath of the massive April 2015 Nepal earthquake

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Nepal: i tanti frutti dell’aiuto Caritas dopo il terremoto

Oltre 260mila persone aiutate, 54mila alloggi forniti, insieme a cibo e kit per l’igiene. In programma ora iniziative di microcredito, borse di studio e prestiti per la costruzione di case

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Oltre 269.000 persone sono state aiutate da Caritas Nepal nei due mesi successivi al terremoto del 25 aprile. L’organismo ha fornito 54mila alloggi a famiglie e inviato ai bisognosi cibo, materiali per costruire alloggi temporanei, kit per l’igiene.

Come informa una nota della Caritas Nepal inviata a Fides, la Caritas ha inoltre raggiunto numerose comunità emarginate come quelle di Chepang e Tamang, in villaggi remoti, e persone socialmente escluse e comunità indigenti come dalit e musulmani.

Nei giorni scorsi Caritas Nepal ha poi organizzato due giornate di formazione e riflessione per tutto il personale coinvolto, con la partecipazione del vescovo, mons. Paul Simick, vicario apostolico del Nepal, in cui sono stati illustrati i frutti di un inteso lavoro di assistenza, svolta anche grazie agli aiuti di Caritas Internationalis. 

Come spiega la nota, l’organizzazione sta programmando di raggiungere altre 11.000 famiglie, anche progettando di servire le comunità locali con iniziative di microcredito, programmi di formazione professionale, soprattutto nei settori dell’agricoltura e delle imprese rurali, avviando la fase della ripresa e della ricostruzione del tessuto sociale ed economico.

La Caritas Nepal offrirà anche alcune borse di studio e piccoli prestiti per la costruzione di case, destinate a chi ha visto la propria abitazione completamente distrutta, e intende contribuire alla ricostruzione di scuole e ospedali danneggiati. 

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ZENIT Staff

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