Appresa la notizia del terremoto in Nepal e nei paesi limitrofi, papa Francesco ha rivolto un messaggio di cordoglio a monsignor Paul Simick, vescovo del Vicariato Apostolico del paese himalayano.

Nel telegramma firmato dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, il Santo Padre si dichiara “profondamente rattristato” per il tragico avvenimento, esprime “la sua solidarietà a tutte le persone colpite” ed assicura “la sua vicinanza nella preghiera a chi è in lutto per la morte di qualche familiare”.

Affidando le anime delle vittime del sisma alla “misericordia dell’Onnipotente”, il Pontefice ha incoraggiato “le autorità civili e il personale incaricato per l’emergenza a proseguire nei loro sforzi per il soccorso e l’assistenza a tutti coloro i quali sono stati colpiti dalla tragedia”.

Sui superstiti del terremoto in Nepal, papa Francesco invoca infine “le benedizioni dell’Onnipotente, come “pegno di guarigione e di consolazione”.

La vicinanza alle popolazioni colpite è stata ribadita dal Pontefice durante il Regina Coeli. “Prego per le vittime, per i feriti e per tutti coloro che soffrono a causa di questa calamità. Abbiano il sostegno della solidarietà fraterna. E preghiamo la Madonna perché sia loro vicino”, ha detto a conclusione della preghiera mariana.