Sono giunti da 18 paesi gli oltre 50 delegati delle Conferenze Episcopali d’Europa tra responsabili degli uffici nazionali per la pastorale universitaria e cappellani universitari per l’apertura questo pomeriggio del Congresso di pastorale universitaria organizzato dalla Commissione CCEE “Catechesi, Scuola, Università” a Lodz, in Polonia.
Ad aprire i lavori oggi pomeriggio, nella sala Konferencyjna del Politecnico di Lodz, è stato l’arcivescovo Marek Jędraszewski, presidente della Commissione CCEE che organizza l’incontro. Nella sessione di apertura sono intevenuti inoltre mons. Celestino Migliore, nunzio apostolico in Polonia; il prof. Stanisław Bielecki, rettore del Politecnico di Łódź e Vice-Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Statali della Polonia; la sig.a Hanna Zdanowska, sindaco di Łódź e don Michel Remery, vice-segretario Generale del CCEE.
I lavori sono proseguiti poi con l’intervento del cardinale Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, il quale ha rimarcato che “nel processo di educazione non basta trasmettere scienza e capacità, ma bisogna formare la nuova generazione in modo che voglia e sappia usare le conoscenze e le capacità acquisite per costruire il bene e non fare il male”.
Per il prefetto del Dicastero vaticano preposto al tema dell’educazione, la necessità di un’adeguata formazione degli studenti universitari è uno dei cinque ambiti prioritari dell’attività della pastorale universitaria. Per il cardinale polacco “la sola scienza e le capacità non bastano a garantire il vero progresso dell’umanità, perché il loro uso disonesto conduce a un terribile regresso dell’uomo, nella direzione della più primitiva barbarie”, ma esigono “un proporzionale sviluppo della vita morale e dell’etica”.
Così è nell’attuale relativismo morale che il cardinale Grocholewski ha individuato il secondo punto della pastorale universitaria. “Il relativismo è così pericoloso, perché rende di fatto impossibile la vera formazione dell’uomo. Se non ci sono norme morali oggettive, manca anche qualsiasi punto di riferimento credibile, chiaro, secondo il quale formare le persone, e ciò conduce a confusione e disorientamento. La pastorale universitaria invece – partendo dai principi di diritto naturale, propone le norme morali chiare, capaci di formare le persone nella dimensione integrale, cioè sia umana che spirituale nonché, come conseguenza, anche professionale”.
Una volta stabilito che il riconoscimento dei valori morali oggettivi permette di superare il relativismo etico, il terzo punto dell’agenda del cardinale polacco è “la realizzazione dell’amore”, quale “più alta espressione della pastorale universitaria”. Per Grocholewski “la pastorale universitaria si inserisce proprio in questa attivazione della più potente forza del bene, quale è l’amore. Anzi, quanto più essa è l’espressione di questo amore, tanto più sarà creativa ed efficace nella prospettiva del vero progresso dell’umanità”.
Il quarto punto è quello della promozione della cultura. Insomma, il cardinale polacco ha invitato i responsabili nazionali di pastorale universitaria ad occuparsi di quella sintesi tra fede e cultura cara a San Giovanni Paolo II. Ha ricordato infatti come “la cultura è un mezzo e non un fine a se stesso; mezzo per raggiungere l’umanesimo integrale, il bene di ogni uomo e di tutti gli uomini”.
Con il quinto punto, infine, il porporato ha mostrato la via per giungere all’umanesimo integrale “soltanto mostrando Cristo, conducendo la gente a Cristo, riveliamo ad essi la più adeguata strada per giungere alla pienezza dell’umanità, per purificare e arricchire ogni cultura”. In questo senso, ha concluso Grocholewski “la pastorale universitaria diventi pieno impegno nell’opera di evangelizzazione”.
Dopo quello del cardinale, l’incontro è proseguito con l’intervento dell’on. Luca Volontè, già presidente del Partito Popolare Europeo all’Assemblea del Consiglio d’Europa. All’apertura dei lavori hanno partecipato anche numerose autorità accademiche ed ecclesiastiche fra le quali mons. Stanisław Gadecki, presidente della Conferenza Episcopale polacca, mons. Władysław Ziółek, arcivescovo emerito di Lodz, mons. Janusz Bolonek, nunzio apostolico emerito, prof. Włodzimierz Nykiel, rettore dell’Università di Lodz e molt altri.
La sessione di apertura sarà ritrasmessa in streaming all’indirizzo http://live.man.lodz.pl/archiwum/78/nazywo/145