L’effetto Francesco in Corea del Sud si è fatto sentire. La Chiesa cattolica del paese asiatico riprende a crescere, dopo una piccola flessione che dal 2010 aveva visto un calo nel numero dei nuovi fedeli. Secondo i dati della Conferenza Episcopale nazionale – diffusi da Asia News – solo nel 2014 sono stati celebrati 124.748 battesimi. Un aumento del 5% rispetto al 2013.
Secondo le statistiche, la popolazione cattolica sudcoreana è cresciuta in termini assoluti del 2,2%: ora i fedeli sono 5,57 milioni, ovvero il 10,6% della popolazione totale (circa 52,4 milioni). Da considerare il fatto che, secondo l’ultimo censimento disponibile, il 50% circa dei sudcoreani si dichiara ateo oppure non credente.
“Siamo molto felici di questi numeri”, commenta all’agenzia il vescovo di Daejeon, mons. Lazzaro You Heung-sik, “si tratta di un effetto della visita pastorale di Papa Francesco in Corea, una visita che ha colpito non soltanto i cattolici ma l’intera società nazionale”.
“I giorni che Papa Francesco ha condiviso con noi nell’agosto 2014 hanno contribuito a questo aumento”, rimarca il presule, anche presidente della Commissione Episcopale Giustizia e Pace. “Il suo amore per gli emarginati di tutta la nazione, per le famiglie che hanno perso una persona cara nel disastro del Sewol, per i disabili e per i lavoratori migranti ha colpito in profondità la nostra società”, aggiunge.
Il trend “è in continuo aumento – prosegue mons. You -. Secondo i dati parziali, sono aumentati infatti anche coloro che hanno chiesto di entrare nel catecumenato. Ci aspettiamo un aumento dei battesimi anche per la prossima Pasqua”.