“Un pensiero, commosso, solidale e straziato dal dolore a tutte le comunità musulmane e cristiane che, solo per credere nella propria religione, sono vittime di atroci sofferenze in Asia e in Africa e subiscono vere e proprie stragi di innocenti”.
Così il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei), Renzo Gattegna, ieri, al convegno dal titolo «Quale memoria per quale società? I musei della Shoah nel terzo millennio», svoltosi a Roma, a Palazzo Montecitorio.
Nel suo intervento, Gattegna ha sottolineato che “il mondo civile non può più rimanere fermo, paralizzato dalle proprie divisioni, ma creare una grande alleanza” per proteggere le vittime e sconfiggere “i barbari portatori e predicatori di morte”.
“Cultura e memoria — ha affermato ancora il presidente dell’Ucei — sono le parole chiave, gli antidoti affinché la nostra società sia consapevole dei propri valori fondamentali e irrinunciabili, primo tra tutti il rifiuto di ogni deriva fanatica e fondamentalista che finisce per diventare assassina contro chiunque venga considerato diverso”.