Ecco l’amore vero, disinteressato, quello di Dio: non chiede che io lo ricambi, ma che io sia profondamente felice.
Ecco perché ti racconto questo episodio. Un calzolaio, a cui portavo le mie scarpe a riparare, viveva e lavorava in un ambiente piccolo e senza finestre.
“Come fa lei a stare e lavorare in un ambiente così piccolo e, per di più, non aerato. Con tutti gli odori del cuoio, della pece ecc.?”. A questa mia domanda non risponde; allora rincalzo: “Penso che un buon ventilatore…aiuterebbe a cambiare l’aria, a respirare…” Mi guarda abbozzando un sorriso e continua a cucire.
Finito il lavoro, con un piede ormai sulla strada lo saluto: “Le raccomando un buon ventilatore, per la sua salute.”
Di scatto, tra il divertito e il curioso, mi apostrofa: “Ma lei vuol proprio fare affari?! Per caso lei è un venditore di ventilatori?” – “Ventilatori, io? Non vendo ventilatori… mi interessa la sua salute”. – “Ma che mestiere fa?” – lui incalza. “Io?…sono sacerdote, religioso del convento qui vicino.”
“Mi scusi…ma volevo proprio scoprire chi è che si interessa di me disinteressatamente. La ringrazio, mi fa proprio piacere che lei voglia il mio bene, senza interessi…ora colgo l’importanza di ciò che mi dice”.
Ma perchè Dio mi incita e mi richiama insistentemente a vivere i suoi comandamenti; ma perché? Che interessi ha?
Gli interessa la mia “salute”, la mia gioia.
Ciao da p. Andrea
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