Amare il torchio

Nell’orto e in croce Gesù ha sposato l’amarezza del peccato

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Mi ha sempre impressionato il comando di Gesù: ama i tuoi nemici.

Sono i nemici che ti danno la stupenda possibilità di assomigliare al Padre: “Assomiglierete al Padre”; in pratica essi restaurano la tua immagine deturpata dal peccato. Amali e ti donano la tua identità: ti fanno essere quello che devi essere.

Quando non so amare il nemico, mi basta osservare ciò che accade al grappolo d’uva quando ama, sposa il torchio, il suo primo prossimo.

Peggio di così l’uva non può essere trattata dal torchio. M a solo così, straziata, l’uva può diventare se stessa, proclamare la propria personalità: solo così può diventare vino.

Solo se torchiata l’uva può inebriare.

Quando bevo un buon bicchiere di vino ringrazio il grappolo che ha amato il torchio.

Quando sono nella gioia ringrazio Gesù che nell’orto e in croce ha sposato l’amarezza del peccato.

Quando gusto un pezzo di pane ringrazio il frumento che ha amato la macina. Quando vedo un bambino sereno ringrazio l’amore vero dei genitori.

Quando godo la presenza di Dio ringrazio Gesù che in croce ne ha sposato l’abbandono.

Ciao da p. Andrea

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Andrea Panont

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