Lo stupore della risurrezione

Grande spazio a temi legati alla Pasqua, ma non solo, sul numero del “Messaggero di sant’Antonio” appena uscito

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Si parla di Pasqua, ma anche dei temi dell’Expo 2015, di Etiopia ma anche di economia e di nuove opportunità di lavoro, di corruzione ma anche di arte sul numero di aprile del “Messaggero di sant’Antonio”, il mensile edito dai frati minori conventuali della Provincia italiana di S.Antonio di Padova.

L’editoriale del direttore, fra Fabio Scarsato, chiama i lettori a riflettere sul fatto che noi cristiani crediamo in un evento, la risurrezione di Gesù Cristo, del quale in realtà si conosce ben poco, eppure questo non ci esime dal ritenerlo l’evento fondante della nostra fede. “La nostra fede – scrive fra Fabio – nasce nel ‘niente’: il silenzio di una notte profonda, il vuoto di una tomba, giusto un lenzuolo funebre buttato da una parte. E scaturisce dal racconto che uomini e donne ci hanno trasmesso del loro incontro con il Risorto, di come la loro vita è improvvisamente cambiata a partire da questo incontro (…). Il fatto della risurrezione è questo: neppure sapere per filo e per segno come possa essere fisicamente che un uomo sia potuto risorgere – questa è solo la “notizia” – quanto piuttosto sperimentare in ogni tempo il Cristo risorto nella vita dei fratelli e delle sorelle”.

Un dossier di sette pagine è dedicato invece ai temi dell’Expo 2015. Si tratta un ampio approfondimento sul tema “cibo e spiritualità”, firmato da Sabina Fadel e con un contributo di fra Marco Tasca, Ministro Generale dei frati minori conventuali. “Ancora oggi, nel sentire comune – si legge – niente alla pari del cibo, nella sua materialità, sembra allontanare la dimensione spirituale dall’essere umano, quando non addirittura ostacolarla”. E invece, il legame tra nutrimento e vita spirituale è davvero molto stretto.

“Obiettivo trasparenza” è il titolo dell’intervista che la giornalista Ritanna Armeni ha realizzato a Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. “Le parole del Pontefice – ha detto Cantone – sono state molto importanti, perché hanno messo in chiaro che la corruzione è dannosa, non tanto e non solo per le parti danneggiate, ma per l’intera società”.

Un ampio reportage dall’Etiopia, a firma di Andrea Semplici, punta a far conoscere Lalibela, da molti definita la “Gerusalemme d’Africa”, un incastro spettacolare di undici basiliche rupestri scavate nel tufo, icona di un cristianesimo fuori dal tempo.

L’articolo portante della sezione “Uomo oggi” – firmato da Luisa Santinello – è invece dedicato al lavoro, ma con un taglio particolare: le opportunità di impiego offerte dall’ambiente montano, il quale, dopo essere stato a lungo spopolato, vive oggi una seconda giovinezza, grazie anche ai molti giovani che hanno scelto di viverci e lavorarci, coniugando tradizione antica con innovazione e tecnologia.

“La misura della felicità” è il contributo offerto dall’economista Leonardo Becchetti, che indaga le possibili alternative all’indicatore economico per eccellenza, il Pil, che non tiene conto di alcune variabili fondamentali per il benessere dei cittadini, dalla giustizia sociale ai servizi, da una buona istruzione a un ambiente sano, dalla presenza del volontariato alla solidarietà familiare.

Si segnalano, infine, l’intervista al cardinale Leonardo Sandri, Prefetto per la Congregazione delle Chiese orientali, a cura di Antoine-Marie Izoard, e il contributo di monsignor Timothy Verdon a proposito dell’esposizione torinese del Compianto sul Cristo morto, del Beato Angelico, che si tiene in concomitanza con le celebrazioni per l’ostensione della Sindone.

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ZENIT Staff

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