Nei giorni di preparazione alla Pasqua, mentre si fa memoria dei tanti cristiani che in ogni parte del mondo sono oggetto di persecuzione, la Comunità di Sant’Egidio ricorda la strage degli armeni che, cento anni fa, furono deportati e trucidati in massa in Turchia durante la prima Guerra Mondiale.
Le vittime, prevalentemente armeni ma non solo, furono un milione e mezzo. Terminò un lungo periodo di pacifica convivenza e collaborazione fra cristiani, ebrei e musulmani.
Gli armeni ricordano la data del 24 aprile di cento anni fa, simbolo del genocidio. La Comunità di Sant’Egidio, partecipando alla memoria di quegli eventi, propone che il 24 aprile diventi “una data memoriale del martirio dei cristiani del XX e XXI secolo, per non dimenticare, nella preghiera e nella solidarietà i perseguitati, e perché la memoria delle vittime doni a tutti i cristiani la forza di resistere al male che ancora oggi minaccia i testimoni del Vangelo”, si legge in un comunicato.