Quando si diventa maturi al punto giusto? La risposta può variare da persona a persona ma la Diocesi di Brescia – Ufficio Educazione, Scuola e Università (Esu) – insieme all’Ufficio Scolastico Territoriale (UST) di Brescia e all’associazione “Comunità e scuola” hanno voluto stigmatizzare un momento preciso: l’anno della maturità.
“La Chiesa intende essere vicina ai giovani e attenta alla loro crescita. Il desiderio che essi crescano armonicamente in tutte le dimensioni (umana, spirituale e culturale) la rendono oggi ancora più attenta alla Maturità, che sta sempre più acquistando la caratteristica di fase di passaggio, di età delle scelte, di momento di riflessione sulle domande fondamentali della vita. Poiché il tempo dell’esame di maturità è considerato “tempo favorevole” per la crescita umana e spirituale, tempo per un “orientamento alla vita”, riteniamo importante dedicarvi una speciale attenzione, all’interno di un’accresciuta sensibilità pastorale per gli studenti, soggetti attivi della pastorale stessa”, scrive l’ufficio ESU.
L’esame di stato rimane un momento “epico”, secondo Federica di Cosimo, referente dell’evento per l’UST. Per questo il prof. Mario Maviglia, direttore dell’UST di Brescia ha subito accolto la proposta di un evento, Maturi al punto giusto, lanciata dall’ufficio ESU della Diocesi di Brescia dedicato ai maturandi. Mancava, secondo Maviglia, un evento pubblico che sottolineasse questo passaggio iniziatico che è “il lasciare il mondo dell’adolescenza per entrare nel mondo dell’“adultità”. Il passaggio dalla scuola superiore al mondo del lavoro o dell’Università verrà rappresentato da una corda, la slackline, un ponte ideale, con i suoi pericoli, le sue incertezze, le sue difficoltà, il suo fascino, sulla quale gli studenti passeranno come funamboli, trovando il giusto equilibrio, con l’aiuto degli adulti. L’approdo? il loro futuro.
Che cos’è Maturi al punto giusto? Un evento, secondo il volantino; una festa, sottolinea Federica di Cosimo, un’attività di orientamento secondo la circolare ufficiale mandata da Maviglia alle scuole bresciane.
Un “orientamento esistenziale” lo definisce il prof. Davide Guarneri, responsabile della pastorale scuola dell’ufficio ESU e referente dell’evento. Don Raffaele Maiolini, direttore dell’ufficio ESU, spiega che due sono le idee madri da cui nasce questo evento-orientamento-festa. Innanzitutto la volontà di “favorire la consapevolezza del passaggio esistenziale” insito nel momento della maturità. I tempi odierni mostrano quanto sia essenziale occuparsi dello “sfondo esistenziale”, come lo definisce Don Maiolini.
“Che competenze può chiedere un mondo a te, come persona prima ancora che come maturando-studente?”, continua don Raffaele. “Orientamento esistenziale” significa quindi “rendere protagonista il maturando come persona anche all’interno del mondo scolastico; valorizzare il suo essere Diciottenne, dando importanza alla sua vita a tutto campo”. L’orientamento si ottiene anche con il confronto, di qui la seconda idea madre su cui si fonda l’evento, continua il Direttore Esu, “permettere agli adulti di dialogare con i maturandi e ai maturandi con gli adulti”. Per questo saranno presenti il sindaco di Brescia, Emilio Del Boni, che ha patrocinato l’evento, il rettore dell’Università Cattolica di Brescia, alcuni imprenditori, in modo che i maturandi ascoltino “che cosa ha da dire loro il mondo adulto per accompagnarli, per dare loro una parola di speranza, per vederli non come un problema o una preoccupazione ma come il futuro e la fiducia di una città, di un mondo”, conclude don Raffaele.
“Siano fieri che ci sia stata questa proposta da parte della diocesi”, dichiara la Di Cosimo, che inserisce questo evento nuovo nella “logica della buona scuola. Dare la possibilità ai maturandi in un periodo che è circa a metà dell’anno, non troppo vicino alla maturità, di acquisire la consapevolezza del proprio essere, con la conclusione di un ciclo che è anche esistenziale”, è fare buona scuola. Questa “festa” intelligente, spiega la Di Cosìmo, permetterà l’incontro-confronto tra gli studenti, che hanno aspettative, sogni, storie, realtà diverse, e con il mondo degli adulti.
E a proposito di adulti, il Rotary Club BS Nord ha deciso di mettere a disposizione 10 borse di studio per 10 studenti meritevoli presenti all’evento.
“Vorremmo”, aggiunge Guarneri, che questo evento “fosse un ringraziamento e un riconoscimento al mondo della scuola per il grande lavoro e gli sforzi che mette in campo, accompagnando i ragazzi per consegnarli idealmente alla società”. Brescia consegnerà quest’anno oltre 8000 studenti maturi.
Due sono i testimonial: Luca Flocchini e Alessandro D’Emilia. Due vite “sconfitte” eppure vincenti.
Luca Flocchini, una promessa del podismo italiano, rimasto tetraplegico dopo un grave incidente verrà per “dimostrare a tutte le persone su una sedia a rotelle che di cose se ne possono fare e volendo, anche parecchie”.
Alessandro d’Emilia diventa campione mondiale di slackline “grazie” a un incidente che interrompe irreparabilmente la sua carriera di sciatore agonistico. L’esercizio di equilibrio sulla slackline è necessario per recuperare l’uso della gamba. Salvo poi diventare il campione del mondo e farsi una passeggiata elettrizzante sospeso tra le cime della Marmolada.
“Ai ragazzi si presenta da anni un futuro molto tetro, per questo abbiamo voluto scegliere situazioni di partenza difficili”, precisa Guarneri. Con questo evento, l’intenzione è quella di “dare una carezza a questi ragazzi e ringraziarli perché continuano ad investire nella loro formazione”.
L’appuntamento è per domani, sabato 28 febbraio, al Palabanco di Brescia, in via Ziziola, dalle 9 alle 13, con l’animazione della Cooperativa sociale “La nuvola nel sacco”.
La partecipazione è gratuita, basta iscriversi e scaricare il coupon dal sito: