Un altro sacerdote è stato ucciso in Africa. Si tratta di don Jean-Paul Kakule Kyalembera, economo della parrocchia di Mweso, nel Nord Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo, vittima di un omicidio in quello che sembra un tentativo di rapina la sera del 25 febbraio.
“Sembra essersi trattato di un atto di banditismo”, conferma all’agenzia Fides mons. Théophile Kaboy Ruboneka, vescovo di Goma, nella cui diocesi rientra Mweso. “Il sacerdote stava chiudendo le porte della chiesa quando ha scoperto uno o più banditi che erano nascosti da qualche parte. I criminali hanno sparato senza esitazione, colpendolo all’addome e al capo. Don Kakule è morto sul colpo”.
Mons. Kaboy aggiunge che “tre persone sospette sono state arrestate ed è in corso il loro interrogatorio. Non ho dettagli al riguardo anche perché mi trovo a Kinshasa e sto tornando a Goma. La salma di don Kakule è stata trasportata a Goma, dove verrà vegliata tutta la notte. La Messa e i funerali si celebreranno domani”.
Il presule sottolinea che “nella nostra diocesi ci sono numerose bande che terrorizzano la popolazione e ci sono troppe armi in circolazione. Tra le vittime delle violenze e delle estorsioni – afferma – vi sono pure delle religiose, che vengono minacciate di morte se non pagano un riscatto di 4.000 dollari. La situazione rimane quindi molto pericolosa”.
Secondo informazioni pervenute sempre a Fides, nel novembre scorso il parroco della stessa chiesa nella quale è stato ucciso don Kakule, era sfuggito a un tentativo d’omicidio. Sempre nel Nord Kivu, dal 19 ottobre 2012 non si hanno più notizie di tre sacerdoti assunzionisti rapiti nella loro parrocchia di Notre-Dame des Pauvres di Mbau, a 22 km da Beni.
Un fatto che è stato ricordato da una nota della Conferenza Episcopale congolese sull’uccisione di don Kakule, che si conclude affermando: “dopo il rapimento di tre sacerdoti assunzionisti, la Chiesa della RDC è ancora in lutto per l’uccisione di un sacerdote il cui movente rimane incerto”.