Sradicare l’estremismo religioso intervenendo sull’educazione scolastica dei più giovani. La proposta viene da Ahamad Al Tayyib, imam della prestigiosa università sunnita di Al-Azhar, con sede a Il Cairo. Rivolgendosi ai rappresentanti dei Paesi musulmani durante un seminario su Islam e lotta al terrorismo in corso a La Mecca, in Arabia Saudita, egli ha sottolineato che l’estremismo religioso altro non è che “un’accumulazione storica di tendenze fanatiche inerenti il patrimonio islamico, basate su interpretazioni erronee del Corano e della Sunna”, ovvero delle parole e delle azioni del profeta Maometto.
L’Osservatore romano riporta che Al Tayyb ha inoltre stigmatizzato le divisioni interne all’Islam. “Fino a quando non riusciremo a dominare, nelle nostre scuole e università, questa tendenza ad accusare i musulmani di miscredenza, non ci sarà alcuna speranza per la nazione musulmana di riprendersi e ritrovare la sua unità, la sua fraternità e la capacità di svilupparsi in maniera civile”, ha detto.
Con allusione all’Isis, l’imam ha poi denunciato “i gruppi terroristici che hanno scelto pratiche selvagge e barbare”. Pratiche che, ritiene Al Tayyb, hanno una regia esterna. Egli parla infatti dell’estremismo religioso come di un complotto del “nuovo colonialismo mondiale”, i cui autori approfitterebbero delle tensioni confessionali che scuotono il mondo musulmano. Di qui la sua proposta di effettuare un “controllo pedagogico” sui centri educativi delle nazioni a maggioranza islamica per impedire l’infiltrazione fondamentalista e violenta.
Alle parole dell’imam ha fatto eco la voce del nuove re saudita Salman, il quale intervenendo al seminario ha auspicato la creazione di “una strategia efficace che ci impegni a combattere il terrorismo, flagello che è il prodotto dell’ideologia estremista” dei gruppi islamici radicali. Salman ha aggiunto che questa ideologia rappresenta “una minaccia per la nostra nazione islamica e per il mondo intero”. Il seminario, a cui partecipano ulema e rappresentanti religiosi, si conclude oggi, 25 febbraio 2015.