"Non si può dirsi cristiani e violare la dignità delle persone!"

Papa Francesco lancia un invito ai malavitosi perché si convertano e spinge la Chiesa della Calabria ad alimentare la speranza

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All’inizio dell’incontro, il Papa ha scherzato con i partecipanti ringraziandoli per aver lasciato che il vescovo Nunzio Galantino potesse ricoprire anche la carica di Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana. “Pover’uomo – ha commentato – durante quest’anno andava e veniva, andava e veniva…”. “Credo che sia il momento di pensare a darvi un altro Pastore…”, ha aggiunto, tra i “nooo” dei pellegrini.

Dopo aver salutato l’Eparca di Lungro, la Comunità Emmanuel, padre Mario Marafioti, i Centri di accoglienza e di ascolto, le case-famiglia in Italia e all’estero, e le Associazioni, tra cui i Volontari Emmanuel di Cerignola, il Papa ha quindi proseguito il dialogo con i suoi ospiti domandando quanti siano i seminaristi nella diocesi. “Otto”, hanno risposto i pellegrini. “Otto?”, ha replicato il Papa, “ma questo non va! Dobbiamo pregare di più per le vocazioni!”.

Più serio il tono, invece, con cui Francesco ha ripreso un tema già sollevato durante la visita a Cassano all’Jonio del 21 giugno scorso, ovvero il rapporto tra Gesù ed il male e la dicotomia di essere credenti e militare in organizzazioni malavitose.

“Chi ama Gesù non può in nessun modo darsi alle opere del male”, ha ribadito dunque il Santo Padre. “O Gesù o il male!”. Perché “non si può dirsi cristiani e violare la dignità delle persone”. E “quanti appartengono alla comunità cristiana non possono programmare e consumare gesti di violenza contro gli altri e contro l’ambiente”.

“I gesti esteriori di religiosità – ha sottolineato il Vescovo di Roma – non bastano per accreditare come credenti quanti, con la cattiveria e l’arroganza tipica dei malavitosi, fanno dell’illegalità il loro stile di vita”. 

Ha quindi rinnovato il vigoroso appello “a quanti hanno scelto la via del male e sono affiliati a organizzazioni malavitose”, a convertirsi: “Aprite il vostro cuore al Signore! Il Signore vi aspetta e la Chiesa vi accoglie se, come pubblica è stata la vostra scelta di servire il male, chiara e pubblica sarà anche la vostra volontà di servire il bene”.

Il Pontefice ha poi incoraggiato a continuare nell’opera di accoglienza e di condivisione con i più deboli, in particolare le associazioni che sanano le ferite dei giovani devastati dalla droga, perché – ha detto – “queste azioni alimentano la speranza”. “Mettendovi al fianco di giovani e adulti soggiogati dalle dipendenze, voi avete abbracciato Gesù sofferente e avete seminato la speranza”, ha affermato Bergoglio.

E proprio parlando di speranza, ha rimarcato come “il nostro tempo” abbia “un grande bisogno di speranza”. Soprattutto i giovani, ai quali “non può essere impedito di sperare”: “I giovani hanno bisogno di sperare!”, ha detto il Papa, “a quanti vivono l’esperienza del dolore e della sofferenza occorre offrire segni concreti di speranza”.

In questo contesto le realtà sociali e associative, come pure i singoli che si adoperano nell’accoglienza e nella condivisione, sono “generatori di speranza”. “Pertanto – ha concluso – esorto le vostre comunità cristiane ad essere protagoniste di solidarietà, a non fermarsi di fronte a chi, per mero interesse personale, semina egoismo, violenza e ingiustizia”.  

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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