Oltre 300 miliziani della setta islamista Boko Haram sono stati uccisi da pesante blitz effettuato dalla forza militare internazionale panafricana anti-jihadista a Monguno. Durante l’operazione – riferisce il portavoce dei militari di Abuja, Chris Olukolade – sono morti anche due soldati e una decina sono rimasti feriti; numerosi jihadisti sono stati catturati e le armi sequestrate. Il bilancio, tuttavia, al momento non è verificabile.
Il massacro è avvenuto nella turbolenta zona al confine tra Niger, Nigeria, Camerun e Ciad, al centro nelle ultime settimane delle violenze di Boko Haram e dei raid dei militari nigeriani.
Nelle stesse ore, dall’altra parte del confine, Abadam, un villaggio nel sud del Niger, è stato colpito da alcuni ordigni sganciati da un aereo non identificato. Almeno 37 le persone uccise e 20 i feriti, secondo quanto riferito da fonti ufficiali alla Bbc. Il vicesindaco di Abadam, Ibrahim Ari, ha raccontato, ad esempio, che un aereo avrebbe sganciato tre bombe, una delle quali ha colpito in pieno un gruppo di persone che stavano celebrando un funerale di fronte all’abitazione di un capo locale.
Al momento, spiega L’Osservatore Romano, non è chiaro chi abbia compiuto il raid, ma i contingenti di Nigeria, Niger e Ciad — tutti impegnati in un’operazione di contrasto ai miliziani — si sono subito affrettati a negare un loro possibile coinvolgimento.